12a Giornata del Contemporaneo
Apre la stagione dell’arte contemporanea in Italia
15 Ottobre 2016, H 18.00 - 24.00
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Anche quest’anno il PAC partecipa alla Giornata del Contemporaneo organizzata sabato 15 ottobre da AMACI Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e giunta quest’anno alla decima edizione. Al PAC inaugurazione aperta dalle 18.00 a mezzanotte con la mostra ARMIN LINKE. L'apparenza di ciò che non si vede.

La Giornata del Contemporaneo vede impegnato il Padiglione milanese da oltre 10 anni nella promozione dell’arte contemporanea italiana con la progettazione di monografiche dedicate ad artisti italiani d'origine, o che hanno scelto il nostro Paese come luogo di formazione e lavoro, affermati ormai nel panorama internazionale: una linea di programmazione che ha dato vita, tra le altre, alla mostra di Adrian Paci (2013), alla personale di Alberto Garutti (2014), all’omaggio a Superstudio (2015) e che prosegue oggi con il progetto di Armin Linke (2016) e la mostra di Luca Vitone (2017).

Come socio fondatore di AMACI, il PAC apre gratuitamente al pubblico i suoi spazi insieme ai 24 musei AMACI e a circa 1000 realtà dell’arte contemporanea in Italia: un’iniziativa unica nello scenario internazionale dedicata al pubblico dell’arte contemporanea. Nelle ultime edizioni hanno partecipato circa 230.000 visitatori su tutto il territorio nazionale.

Per questa dodicesima edizione, i direttori dei 24 musei associati hanno chiamato a realizzare l'immagine guida Emilio Isgrò, proseguendo il progetto avviato nel 2006 di affidare a un artista italiano di fama internazionale la creazione dell’immagine guida della manifestazione. Isgrò succede a Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014) e Alfredo Pirri (2015).

Preghiera per l’Europa, l’immagine creata appositamente dall’artista per la Giornata del Contemporaneo, mostra un’Europa cancellata che estende i suoi confini oltre a quelli dell’Unione Europea, abbracciando idealmente i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Realizzata a marzo 2016, prima del referendum che ha sancito la scelta della Gran Bretagna di uscire dalla EU, l’immagine vuole essere una riflessione sulle divisioni – geografiche, politiche, culturali – che oggi più che mai alimentano sentimenti e spinte nazionaliste che la storia sperava di aver cancellato.