VISITA GUIDATA CON SPECIAL GUEST + LIVE DEGLI EGOKID
C'È UN GUSTO DI VITTORIA E DI MERAVIGLIA NELL'ESSERE SEMPLICI
02 Luglio 2019, H 19
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con Roberto Dulio, docente di Storia dell'Architettura, Diego Sileo, curatore della mostra e gli Egokid.
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Una visita guidata speciale alla mostra tra arte e architettura in Brasile con il curatore e Roberto Dulio. Seguendo le tracce del lavoro e della riflessione artistica di Anna Maria Maiolino, racconteremo altre due figure di primo piano della cultura brasiliana: Oscar Niemeyer e Lina Bo Bardi. Un architetto brasiliano che nel 1956 rivoluzionò l'architettura del suo paese costruendo dal nulla e in soli quattro anni una nuova moderna capitale (Brasilia), e un architetto e designer italiana, ma anche artista, che nel dopoguerra si trasferì in Brasile e inventò un'architettura inedita, a volte fatta di poco, che riscattava vecchi strutture e identità locali.
 
Politico e intriso di amore rivoluzionario è anche il nuovo disco degli Egokid, Disco disagio, uscito a marzo 2019 su etichetta INRI. "Ora più che mai il nostro motto è che il privato è politico, l’amore è sempre nel contesto, l’amore in fondo è una forma di antagonismo, interiore ed esteriore, dentro e fuori. In questo senso parlare d’amore non è né sarà mai noioso" (D. Palazzo, P. Pardo). Alle loro canzoni, dalle sonorità ricercate e raffinate ma con testi semplici e immediati, il compito di tessere una trama di armonie e suggestioni con le opere di Anna Maria Maiolino.
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Roberto Dulio insegna Storia dell'Architettura al Politecnico di Milano. Si occupa della cultura architettonica moderna e contemporanea e dei suoi rapporti con l'arte e la fotografia. Trai i suoi libri: Aldo Andreani 1887-1971. Visioni, costruzioni, immagini (con Mario Lupano, 2015), Oscar Niemeyer. Il Palazzo Mondadori (2017).
 
Nati a Milano come quartetto gli Egokid sono nel tempo diventati sei per effetto della crisi economica. La band, composta da avidi lettori di forumsalute.it, vede nel singolo post-nevrotico “Anaffettivo” e nell’album “Minima Storia Curativa”, prodotto da Matteo Cantaluppi, i propri esordi in Italiano. Le loro influenze sono da sempre eterogenee: Battiato, Flaming Lips, Battisti bianco, il prog anni ‘70, i Blur, l’house di Detroit, Rosanna Fratello, James Blake e Laetitia Sadier. Cinici, irriverenti, innamorati e glamour, con Disco Disagio tornano per ballare e far ballare il mood del nuovo ventennio: elettronica, cassa in 4, ritornelli che si cantano dopo un ascolto, l’amore ai tempi di Salvini e le ideologie nell’era dell’aloe.

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