Talk + presentazione libro
IL PAC NON DIMENTICA
27 Luglio 2022, H 19
Senza titolo-1

In occasione della commemorazione della strage mafiosa di via Palestro del 1993, un talk tra il curatore del PAC Diego Sileo e il giornalista Marco Bova che partendo dal suo recente libro d'inchiesta Matteo Messina Denaro, latitante di Stato racconterà le varie tesi dell'attentato supportate anche da ulteriori elementi emersi recentemente.
 
"La Strage di via Palestro è ancora uno degli interrogativi aperti della stagione stragista degli anni novanta. E' l'attentato di cui conosciamo meno dettagli e probabilmente non è una casualità. Indagini e processi non sono neppure riusciti a stabilire se il Pac fosse il vero obbiettivo di quell’autobomba, esplosa alle 23.14 del 27 luglio 1993. Un orario da ricordare a lungo, visto che secondo alcuni pentiti, l’esplosione, sarebbe dovuta avvenire a mezzanotte, in contemporanea con gli attentati alle chiese di Roma. Di certo, uno che potrebbe aggiungere alcuni dei tasselli mancanti è Matteo Messina Denaro, boss di Castelvetrano, l'unico dei registi di quella stagione, tuttora ricercato. La sua latitanza è un ricatto in fieri, ma si fatica ad ammetterlo. Lo Stato lo cerca da quella calda estate del 1993: il 27 luglio, quando esplose l’autobomba di via Palestro, era già un ricercato. Le sentenze hanno dimostrato il suo ruolo strategia stragista, avviata all’indomani della condanna definitiva per il Maxiprocesso a Cosa Nostra, ma il puzzle che si sta lentamente componendo restituisce un dietro le quinte ben più complesso. Anche la Strage di via Palestro, come altri momenti tragici di quegli anni, rientra tra le operazioni rivendicate dalla sigla Falange Armata, che a distanza di un trentennio - più che ad un’organizzazione terroristica - appare simile alle sembianze di un’operazione di intelligence. Una tesi supportata anche da ulteriori elementi emersi recentemente, come la testimonianza di un ex agente Cia, snocciolata nel libro ‘Educazione Americana’ di Fabrizio Gatti, poco acclamato dalla stampa mainstream, ma apprezzato dagli addetti ai lavori. Un testo in cui si raccontano di alcuni sopralluoghi effettuati pochi giorni prima dalle ‘barbe finte’ d’Oltreoceano. Ma soprattutto dall’ultimo accertamento, condotta dalla Procura di Firenze, sull’identità di una donna, presente sul luogo della Strage milanese, così come segnalato per l’attentato di via dei Georgofili, in terra toscana e di via Fauro a Roma. La prima segnalazione, probabilmente, è quella del Sisde, datata agosto 1993, in cui si fa riferimento ad una tale ‘Cipollina’. La tesi è stata confermata anche da due testimoni, che hanno tracciato un’identikit diffuso già negli anni novanta, ma gli ultimi riscontri hanno dato un nome e un cognome a quella donna. Le recenti indagini, infatti, hanno trovato la compatibilità tra quel ‘photofit’ ed una foto sequestrata in quel triste 1993 ad Alcamo, nel trapanese, durante una curiosa perquisizione in una villa ‘gestita’ da due carabinieri, in cui fu trovata una santabarbara. Una donna dai capelli biondi, che si è riconosciuta in quella foto, smentendo però ogni sua responsabilità dietro la Strage di via Palestro. Una pista che porta dritto al territorio di ‘Matteo Messina Denaro, latitante di Stato’, che le nostre istituzioni non sanno o non vogliono arrestare." Marco Bova

_

 

Marco Bova (Erice, 1989) è giornalista freelance e videomaker, collaboratore di AGI (Agenzia Italia) e ilFattoquotidiano.it per cui segue cronaca e approfondimenti dalla Sicilia occidentale. Autore del libro 'Matteo Messina Denaro, latitante di Stato', (2021, ed.Ponte alle Grazie) e del docufilm 'Berlusconi: La Genesi' (2011). Regista dei documentari 'Ciapani - Trapani senza marketing' (2017), e La forza delle donne (2018), ha pubblicato articoli su numerose testate italiane e internazionali.
Tags:
Photo Gallery