Anticipazioni per il nuovo museo d’arte moderna e contemporanea
IL FUTURISMO A MILANO
22.02 - 28.04.2002
futurismo cover

a cura di Emmanuele Auxilia e Fabio Fornasari
 
La mostra presenta 75 opere di diversi futuristi fra i quali spiccano Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, per citare solo alcuni dei firmatari del Manifesto dei pittori futuristi dell’11 febbraio 1910, circa 40 disegni di Boccioni e Balla, il tutto di proprietà delle collezioni civiche milanesi.
E’ dalla nascita del Movimento Futurista ad oggi che nelle collezioni civiche milanesi sono entrate, attraverso donazioni, lasciti e acquisti, le opere che costituiscono l’esposizione al PAC.
 
La donazione portante del nucleo futurista è quella di Ausonio Canavese che nel 1934 cedette al Comune di Milano un gruppo eccezionale di opere di Boccioni, composto da 14 dipinti, 47 disegni e dal modello in gesso della scultura Linea e forza di una bottiglia, oltre a opere di Balla, Dal Monte, Depero, Dottori, Funi, Oriani e Notte. Ultimi acquisti delle Civiche Raccolte d’Arte, in ordine di tempo (1999), sono l’acquaforte Lago con cigni e il pastello Ritratto di Innocenzo Massimino, entrambi di Boccioni.
Con queste opere, conservate in questi cento anni di vita delle collezioni civiche, la Direzione Raccolte d’Arte presenta i suoi capolavori futuristi alla città dove il movimento è nato, la grande Milano tradizionale e futurista, per dirla con Marinetti, che si è sentita interprete e interpretata dal movimento rivoluzionario che alle soglie del secolo scorso ha cambiato il pensiero artistico italiano.
 
Il nucleo futurista è composto da capolavori che costituiscono l’aggancio ideale per una lettura del novecento che parta dalle opere della sua prima Avanguardia all’Arengario di Piazza Duomo, nel centro di Milano. Nel percorso della mostra, infatti, il Comune di Milano presenta i risultati dell’ideazione del nuovo museo (l’attuale Museo del ‘900), esponendo i disegni e i plastici del progetto di Italo Rota.
Il percorso del nuovo museo accoglierà il visitatore con il grande quadro di Pellizza da Volpedo Il Quarto Stato, dipinto nel 1901, testimonianza indiscussa del divisionismo italiano da cui i futuristi appresero il primo vocabolario per l’elaborazione della loro rivoluzione.
 
La mostra inizia dalla visita al Quarto Stato, esposto nelle sale al 1° piano della Galleria d’Arte Moderna, proseguendo dentro il PAC con le opere futuriste allestite a cura di Emmanuele Auxilia e Fabio Fornasari.
I dipinti e le sculture provengono dalle collezioni Jucker, Grassi, Boschi e dal CIMAC – Civico Museo d’Arte Contemporanea di Palazzo Reale, attualmente chiuso per restauri, le cui raccolte vengono esposte a rotazione al Palazzo della Permanente; i disegni di Boccioni e di Balla dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco.
 
Alcune opere in mostra: di Boccioni, il trittico Stati d’animo, 1911 (donazione Canavese, CIMAC), Elasticità, 1912 (Collezione Jucker) e Forme uniche di continuità nello spazio, 1913 (acquistata nel 1934 presso F.T. Marinetti) , la cui immagine è stata adottata recentemente dalla Zecca di Stato per la moneta da 20 centesimi di EURO; di Balla Bambina che corre sul balcone, 1912 (Collezione Grassi); l’Autoritratto del ’13 di Mario Sironi (CIMAC); Achille Funi, Uomo che scende dal tram, 1914 (donazione Canavese).

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