LA FORMA DEL MONDO/LA FINE DEL MONDO
14.07 - 15.10.2000
la forma del mondo cover

 
La mostra curata da Marco Meneguzzo, costituisce uno degli eventi più importanti e “pensati” dedicati all’arte contemporanea da un’istituzione pubblica.
 
Circa trenta artisti della scena internazionale occupano tutto il PAC con una sessantina di lavori anche diversissimi tra loro: dalle grandi installazioni progettate espressamente per lo spazio milanese, a piccoli ma significativi segnali di aderenza al tema proposto, come il rarissimo libro di Alighiero Boetti sulla classificazione dei mille fiumi più lunghi.
 
Il concetto della rassegna parte da una polarità ben presente nel mondo dell’arte d’oggi, sulla figura dell’artista e sulla funzione dell’arte. Il mondo è sempre più complesso, e di conseguenza è sempre più difficile prevedere una “forma” del suo sviluppo, ipotizzare un “progetto” del mondo, come gli artisti erano soliti fare; d’altra parte, se la realtà è tanto complessa da risultare incomprensibile, l’artista può concentrarsi solo sul racconto di sé stesso, sulla narrazione e sulla testimonianza della propria soggettività, delle proprie funzioni vitali?
Su questa contrapposizione si basa la mostra: gli artisti producono opere, interpretando la realtà secondo modi che vedono questa opposizione alla base di ogni creazione. Così, la mostra sarebbe un continuo rapporto dialettico tra le due concezioni: il progetto del mondo e la profezia del futuro da un lato, l’eterno presente dell’individuo dall’altro.
 
Gli artisti: Marina Abramovic, Alighiero e Boetti, Ashley Bickerton, John Bock, Lygia Clark, Thomas Demand, Mark Dion, Chiara Dynys, Fischli & Weiss, Günther Förg, Nan Goldin, Mona Hatoum, Thomas Hirshörn, William Kentridge, Yayoi Kusama, Philip Lorca di Corcia, Eva Marisaldi, Matt Mullican, Bruce Nauman, Gabriel Orozco, Thomas Ruff, Atelier Van Lieshout, Luca Vitone, Jeff Wall, Franz West, Rachel Whiteread, Kenji Yanobe.
 

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