That's APP per Adrian Paci
Stanco delle solite guide su carta? Scarica Tha's App sul tuo dispositivo, accedi allo speciale su Adrian Paci e goditi la tua guida digitale alla mostra!
In occasione della mostra Adrian Paci. Vite in transito e grazie ad una collaborazione del PAC con that’s contemporary, un approfondimento delle opere esposte in mostra con contenuti speciali è disponibile in esclusiva su That's App.
Scaricala da App Store (iPhone e iPad) o da Play Store (Android).
Usarla è facile: accedi alla sezione dedicata ad Adrian Paci. Vite in tansito cliccando l’icona PAC presente sulla mappa in homepage o sfogliando le liste degli eventi. Poi naviga la mostra per opera e scopri per ciascun lavoro immagini, dettagli e testi critici che raccontano la sua genesi insieme al pensiero dell’artista.
Con That's App il PAC è in rete! L'approfondimento di Adrian Paci. Vite in transito infatti si trova all’interno della programmazione complessiva di mostre ed eventi dell'arte contemporanea a Milano.
La mobile app è realizzata grazie al sostegno della Rottapharm | Madaus ed è scaricabile da tutti i visitatori senza alcun costo tramite il Wi-Fi gratuito del Padiglione e consultabile durante la visita.
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that’s contemporary nasce a Milano come collettore selezionato di eventi e luoghi di arte contemporanea in forma di website e mobile app. E’ un’associazione culturale senza scopo di lucro che sin dall’inizio si pone l’obiettivo di proporre una politica di network tra i vari attori del contemporaneo, quali fondazioni, musei, gallerie, associazioni culturali, spazi non profit, testate giornalistiche e case editrici. Nel 2012, il portale web www.thatscontemporary.com ha vinto il primo premio agli European Design Awards. Da febbraio 2013, that’s contemporary ha una sede londinese ottenuta grazie al programma Camden Town Unlimited promosso da Camden Town e Major of London. Dal 2012 all’attività online, si è accostata quella di un’agenzia di produzione che crea prodotti ed eventi progettandone contestualmente la loro comunicazione. Opera in rete tra spazi e in stretto dialogo con artisti, ingegneri informatici e operatori culturali. Attraverso il loro contributo si pone l’obiettivo di trasformare lo spazio dell’arte in cui operiamo in una rete di dialogo in cui assumono centralità l’incontro e le relazioni.