Milano Film Festival organizza, in collaborazione con il Padiglione d’Arte contemporanea, una serata di proiezione di cortometraggi della storia del Festival che meglio hanno saputo rappresentare sullo schermo il tema della scena del crimine, del giallo irrisolto, degli enigmi e degli indovinelli ancora da svelare.
Un crimine è tendenzialmente identificato con un'azione volontaria. Ma non sempre è così. Sfidando anche il lombrosiano Atlante Criminale, la selezione di film propone un excursus tra crimini involontari, giustificati, richiesti, obbligati, immaginati.
Così, tra i giochi di coppia si passa dallo scherzo sfortunato narrato da Nash Edgerton in Bear allo scherzo che diventa eccessivamente serio in No tiene gracia di Carlos Violadé; anche il gioco infantile può rivelarsi fatale in una Modern Family (Kwang-bin KIM), e inquietante persino per un adulto, come accade al papà de The Girls. La versione del sicario è raccontata in prima persona in Break a Leg e senza una parola nel crudelissimo Bunny Boy di Brendon LaGanke, mentre fa da padrona la paranoia nella splendida animazione di Max Porter e Ru Kuwahata Something Left, Something Taken.
E se oggi fosse l'ultimo giorno della vostra vita? La più piena di humor (certo nero: ma pur sempre humor) alla fine pare essere la morte, ma basta ripetere il mantra Don't Fear Death, come fa Luis Hudson nel suo cinico 2D, per uscirne vincitori.
Appuntamento all’interno del cortile del Padiglione d’Arte Contemporanea, immerso nei giardini di Via Palestro. Durante la serata sarà possibile acquistare l’abbonamento del Milano Film Festival.
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nella foto uno still dal video NO TIENE GRACIA di Carlos Violadé
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