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Se stavate camminando in Essex Street a New York, una mattina presto del 1972, potreste esservi imbattuti in una giovane donna che recitava quella che sarebbe sembrata una conversazione telefonica. Si trattava di Adrian Piper, che eseguiva la "catalisi di Philip Zohn": registrava la sua parte di telefonata con l'amico e poi la eseguiva in vari luoghi.
In questo intervento Simoniti analizzerà un tema importante nell'arte di Adrian Piper: l'atto di essere soli con i propri pensieri. Il solipsismo - l'idea filosofica radicale che esista solo il soggetto - è un problema che può essere rintracciato dai primi lavori di Piper fino ad alcune delle sue serie più recenti, come "Everything will be taken away". Sebbene Piper sia un'artista nota soprattutto per la sua posizione antirazzista, in questa sede esploreremo come la sua arte e la sua filosofia abbiano molto da dire anche su alcuni dei problemi fondamentali della condizione umana: essere soli, essere con gli altri ed essere mortali.

Vid Simoniti è autore di Artists Remake the World (Yale, 2023), che indaga il ruolo dell'arte contemporanea nella politica democratica del XXI secolo. È docente senior di filosofia presso l'Università di Liverpool e ha scritto su temi quali il rapporto tra arte e cambiamento climatico, arte e tecnologia ed estetica filosofica. Scrive su Twitter a @vidsimoniti