Continua la serie di monografiche d’autore della mostra GLITCH. Il terzo appuntamento è con Gianluca e Massimiliano De Serio, i gemelli torinesi che da anni coniugano arte visiva e carriera cinematografica. I due artisti proietteranno Stanze (2010) e in anteprima alcuni estratti del loro ultimo lavoro, un documentario ad oggi in progress girato sugli argini del fiume Stura a Torino. Il ciclo di proiezioni speciali - tutte di giovedì sera - continuerà a dicembre con Alina Marazzi (11/12 ) e i Masbedo (18/12 ).
I RICORDI DEL FIUME
proiezione di estratti dal documentario in via di realizzazione di Gianluca e Massimiliano De Serio.
Oltre mille persone di diversa nazionalità vivono tra topi e immondizia dentro baracche costruite con lamiere e legno. È il platz, una delle più grandi baraccopoli d’Europa, sugli argini del fiume Stura a Torino. Molti bambini, donne e anziani abitano ormai da anni in questo microcosmo invisibile che tra poco tempo non esisterà più. Entro dicembre del 2014, infatti, un ambizioso e delicato progetto prevede il suo smantellamento e il trasferimento di parte delle famiglie in case normali. Il film documentario racconta la vita di questa baraccopoli nei suoi ultimi mesi di esistenza, tra lacerazioni, drammi, speranze, vita.
STANZE
60', 2010, HD
Il film riprende, attualizzandola, la tradizione orale somala, in cui la poesia era lo strumento di dibattito pubblico e politico del paese, prima dell'avvento della scrittura negli anni '70.
Interpretato da alcuni giovani rifugiati politici somali a Torino, il film è ambientato all'interno di quella che è stata la loro ultima "casa": la caserma La Marmora di via Asti. Fondata durante il primo periodo coloniale italiano nel corno d'Africa, la caserma è poi diventata sede, durante il fascismo, della Guardia Nazionale Repubblicana, e qui si sono consumate torture dei partigiani prigionieri. Il processo del 1946 ha condannato diversi imputati fascisti che operavano in via Asti, che hanno però goduto di amnistia. La caserma è divenuta recentemente luogo di accoglienza dei rifugiati politici somali, protagonisti di "Stanze". Grazie al contributo di Suad Omar, scrittrice, attrice e mediatrice culturale, è nato un lavoro collettivo in cui i soggetti hanno interpretato in versi la propria storia, la condizione di sradicamento a cui sono costretti e l'inadeguatezza del nostro Paese ad accogliere i rifugiati. Gradualmente sono arrivati a interpretare gli stralci del processo del '46 recuperati dopo un lungo lavoro di ricerca. Nel film la caserma è raccontata dai suoi ex-abitanti attraverso un percorso di sdoppiamento, storico ed esistenziale, mediante il quale i soggetti si sono fatti carico della nostra stessa storia e delle sue mancanze e allo stesso tempo hanno rielaborato le esperienze di sradicamento dai loro paesi d'origine attraverso lo strumento della propria cultura orale e poetica.
Introduce Davide Giannella, curatore della mostra GLITCH. Al termine della proiezione un breve talk con gli artisti e Ilaria Bonacossa, curatrice del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova.
INGRESSO:
Fino ad esaurimento posti previo acquisto del ridotto speciale mostra € 4 (prevendita online) / gratuito per i possessori dell'abbonamento GLITCH.
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nella foto uno still da video di Stanze, 2010
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