TALK con FRANCESCO VENTRELLA
POLITICHE DELLA SENSAZIONE ED EMPATIA QUEER
03 Marzo 2019, H 17:00
Ventrella cover

 
con Francesco Ventrella

Nell’intessere una genealogia della cultura visiva queer del corpo ci troviamo a confrontarci con una serie di rappresentazioni che, molto spesso, si confondono con gli stereotipi prodotti all’interno del binario di genere. In questa relazione, Ventrella prova a spostarsi da una posizione figurativa della rappresentazione queer per esaminare, invece, la possibilità data dalle sensazioni astratte per queerare il campo dell’estetica. I dibattiti contemporanei femministi e queer sull’astrazione, le teorie dell’embodiment e la fenomenologia formalista sembrano suggerire delle posizioni alternative in cui, dal rifiuto alla rappresentazione, si potrebbero iniziare a delineare delle possibilità estetiche che sono anche politiche. Partendo dal lavoro sul concetto di empatia della scrittrice lesbica inglese Vernon Lee (1856-1935), Ventrella rilegge l’estetica queer come un disfacimento della riproduzione sociale del genere.

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Francesco Ventrella insegna storia dell’arte presso l’Università del Sussex (UK) ed è Paul Mellon Rome Fellow alla British School at Rome, dove conduce una ricerca su Vernon Lee, la statuaria antica e le teorie dell’empatia agli inizi del ventesimo secolo. Francesco si occupa di storiografia, scritture d’arte e cultura visiva moderna e contemporanea e ha pubblicato diversi studi di estetica queer e femminista. Nel 2017 ha curato con Meaghan Clarke un numero speciale della rivista «Visual Resources» intitolato Women and the Culture of Connoisseurship e con Giovanna Zapperi sta curando il volume di saggi Art and Feminism in Postwar Italy: The Legacy of Carla Lonzi di prossima pubblicazione.

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