con Federico Zappino, autore del libro Comunismo Queer,
in dialogo con Diego Sileo, curatore del PAC.
_
 
La tesi di Comunismo queer. Note per una sovversione dell'eterosessualità è che lo sfruttamento e l’esclusione, all’interno delle società capitalistiche, non hanno solo un carattere universale, ma particolare. Di conseguenza, se vogliamo lottare efficacemente contro il capitalismo, dobbiamo fronteggiare ciascuna delle singole matrici di oppressione da cui trae linfa e sostanza per affermarsi e riprodursi. Nel caso dell’oppressione di genere e sessuale, la sua matrice è l’eterosessualità. Ambire alla sovversione dell’eterosessualità significa lottare contro il capitalismo a partire dalle sue cause, anziché dai suoi effetti più immediati o visibili. In ciò consiste la differenza tra ogni altra forma di anticapitalismo e il comunismo queer.
_
 
Federico Zappino, filosofo, traduttore e attivista, ha contribuito in modo decisivo a riportare al centro del dibattito queer il problema dell'eterosessualità come sistema sociale, definendola un "modo di produzione". Ha tradotto in italiano opere di primo piano del pensiero queer e femminista, tra cui Epistemology of the Closet di Eve Kosofsky Sedgwick (Stanze private, Carocci 2011), Undoing Gender di Judith Butler (Fare e disfare il genere, Mimesis 2014) e The Straight Mind and Other Essays di Monique Wittig (Il pensiero eterosessuale, ombre corte 2019). Nel 2016 ha curato il volume collettaneo Il genere tra neoliberismo e neofondamentalismo (ombre corte), al quale hanno partecipato alcune tra le voci più critiche e impegnate del dibattito e dell'attivismo contemporaneo sul genere in Italia. Il suo ultimo lavoro è Comunismo queer. Note per una sovversione dell'eterosessualità (Meltemi 2019).
_
 
La mostra di Anna Maria Maiolino O amor se faz revolucionário diventa teatro di una serie di eventi che si svolgeranno al PAC nell'ambito della Pride Week 2019.
 
A cinquant'anni anni dai moti newyorkesi di Stonewall, considerati il momento che segnò la nascita del movimento gay in tutto il mondo, oggi come allora è importante difendere e sostenere i diritti civili di tutti, perché l'amore - quello che si è fatto rivoluzionario - non fa differenze di alcun tipo. O amor é amor.
 
La domanda è sempre la stessa Why don't you guys do something?
Eventi in programma