ARMANDO TESTA
05.12.1984 - 05.01.1985
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Armando Testa in Italia e all'estero è riconosciuto come il più noto e il più rappresentativo cartellonista italiano. E' un tipico creativo del nostro tempo che lavora su tutti i media: dai muri alle pagine alla televisione ed in questo si distingue dai maestri che l'hanno preceduto i quali dominavano quasi esclusivamente sull'affisso.
Testa usa ed ha usato indifferentemente la fotografia come il disegno. Nelle sue opere non ha mai voluto distinguersi per uno stile personale, preferendo esplorare tutti i sentieri della comunicazione visiva, ma proprio l'estrema sintesi ed energia dei suoi segni, il suo modo personalissimo di affrontare i giochi di masse, volumi e colori hanno finito per diventare il suo "stile".
 
Il suo primo successo è del 1937 quando vince un concorso per un cartello di un'azienda di inchiostri da stampa, la ICI, con un soggetto astratto, in un'epoca in cui l'astrattismo in Italia era patrimonio di pochissimi. Nel 1960 vince il concorso indetto tra tutti i migliori cartellonisti italiani per il manifesto ufficiale delle Olimpiadi di Roma. Nel 1968 riceve una medaglia d'oro dal Ministero della Pubblica Istruzione per il suo contributo alle arti visive. Nel 1970 ottiene il primo premio alla Biennale Internazionale dell'Affisso di Varsavia e nel 1972 il Museo di Varsavia gli dedica una mostra personale.
Nel 1982 riceve dall' AAPI (Associazione italiana delle aziende di affissione) il premio quale migliore cartellonista italiano.
Il suo manifesto più famoso, Punt e Mes, è esposto al Museo d'Arte Moderna di New York. Altri suol cartelli sono presenti nelle collezioni del Museo dell'Affisso di Varsavia, dello Stedeljik Museum di Amsterdam, dell'Art Museum di Monaco.
 
La pittoricità del suo "segno" emerge di più dai suoi cartelli: infatti nelle grandi tele inedite che Testa espone al PAC, pittura e cartellonistica si fondono in un nuovo linguaggio sintetico e rigoroso.

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