GIULIO PAOLINI E GERHARD RICHTER
13.01 - 21.02.1982
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a cura di Zeno Birolli
Ciclo: Installazioni
 
Il programma di installazioni, organizzato da Zeno Birolli, presenta un artista italiano accanto ad uno straniero: Paolini e Richter, due artisti della stessa generazione ma tra loro profondamente diversi.
 
Giulio Paolini, torinese, ben noto in campo internazionale e in Italia, espone nello spazio del PAC un nuovo lavoro La caduta di Icaro, accompagnato da una serie di dieci studi. L’antico tema rinasce sorprendentemente da una combinazione di materiali poveri, che rispettosi del soggetto danno a Icaro un disincanto formale proprio della sentimentalità fredda dell’artista.
 
Alla singola opera, sulla quale Paolini vuole richiamare l’attenzione, si contrappongono i lavori di Gerhard Richter, uno dei maggiori artisti tedeschi contemporanei, alla sua prima ampia esposizione in Italia. Richter presenta 14 dipinti dei quali Grau, Farben, Konstruktion degli anni 1973-1976. Tuttavia l’attenzione è richiamata dal gruppo di lavori successivi ai quadri grigi, ai colori, alle Foreste. In queste ultime opere compaiono paesaggi scarni, un picco di montagna, soggetti della pittura romantica, che Richter sembra aver scelto come nuova occasione del suo lavoro: Garmish, Eis, Davos sono state attentamente considerate scelte dall’artista in relazione allo spazio espositivo a disposizione.
 

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