Per il ciclo Installazioni, Jiří Kolář e Claudio Parmiggiani espongono al PAC le loro opere dialogando sia tra di loro che con lo spazio.
 
Cecoslovacco (Protovin, 1914) e parigino d’adozione, Kolář è uno dei santoni indiscussi dell’arte europea del dopoguerra, in particolare di un filone di ispirazione dada-surrealista continuamente nutrito d0umori ironici e provocatori – ma anche di sottile poesia – che si è concretato nella realizzazione di collages, assemblaggi, effetti basati sullo straniamento dei caratteri convenzionali dell’immagine.
 
Parmiggiani (Reggio Emilia, 1943) fin dalla metà degli anni Sessanta ha legato la propria ricerca a un concettualismo di grande rarefazione mentale, nutrito di implicazioni colte – numerosi sono i suoi interventi e prelievi su materiali desunti dalla storia dell’arte – e addirittura ermetiche, che lo colloca sicuramente tra gli esponenti più continui e consapevoli dell’arte italiana oggi.