STORIA DEGLI APPARECCHI D’ILLUMINZIONE A LUCE ELETTRICA
L’OGGETTO LAMPADA
16.09 - 11.10.1981
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a cura di Daniele Baroni, Ernesto Gismondi, Donatella Smetana.
 
Il percorso espositivo evidenzia anzitutto il significato che una mostra di oggetti familiari può avere, gli aspetti più rilevanti, sotto il profilo della forma e della funzione, che questi apparecchi del nostro panorama domestico hanno assunto nel tempo.
 
Ad un secolo di distanza da quanto la traballante luce delle prime lampadine elettriche è rimasta accesa per alcune ore, è forse opportuno soffermarsi a considerare il percorso tracciato e l’evoluzione delle esigenze costruttive ed estetiche.
 
Dalla necessità di protezione della fiamma dagli agenti atmosferici negli apparecchi a gas, il problema tecnico si sposta alla schermatura della luce elettrica, la cui intensità naturale è dannosa per l’occhio umano. Sul tema dello schermo adatto alle diverse esigenze, tecnici ed artisti propongono un ventaglio quasi illimitato di varianti, dall’inizio del secolo in poi.
 
Forma e funzione assumono alterna rilevanza in questa ricerca, si legano, come in tutti gli oggetti d’uso dell’uomo, alle avanguardie artistiche, alle trasformazioni della moda e del gusto, all’evoluzione tecnica nell’uso di nuovi materiali: dall’arricchimento delle valenza somatiche nelle lampade di Tifany, o in Gallé, con le citazioni poetico-naturalistiche, fino alla scarna rappresentazione e accentuazione della funzione in alcune lampade recenti, in cui l’apparecchio è semplicemente costituito da stelo di supporto e lampadina.
 
Ripercorrere questo itinerario, in un momento in cui l’energia elettrica diventa un bene sempre più prezioso, può costituire un momento di riflessione ed un affascinante scoperta.

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