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MEMECRAZIA

Insieme all’artista Paola Gaggiotti, studenti e studentesse dei licei e a chi frequenta i collettivi politici (16/24 anni) verrà chiesto di raccontarci la loro idea di Democrazia.
Il lavoro sarà inizialmente collaborativo per arrivare via via a formulare concetti sempre più individuali e sintetici. Si lavorerà con mappe concettuali e con immagini e scritte che si ispirano ai social network.
Per questo workshop l’artista prende spunto dalla videoinstallazione di Artur Żmijewski Democracy e da alcune pratiche metodologiche dell’artista che mettono a confronto gruppi di persone ideologicamente distanti. Al termine del workshop ci sarà una visita guidata alla mostra  Quando la paura mangia l’anima.

 

Numero di partecipanti massimo: 30
Prenotazione a didattica@pacmilano.it
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Paola Gaggiotti (Vercelli 1966) è artista, teorica ed esperta in didattica museale. Ha curato e prodotto numerosi progetti artistici, soprattutto nel terzo settore, coinvolgendo spesso altri artisti come lei. È parte del collettivo di redazione fuoriregistroQuaderno di pedagogia e arte contemporanea. Fra le ultime sue produzioni: la mostra partecipativa Fatti curare! sul tema della violenza morale e il progetto Mercato Nero con il quale esplora il mercato dell’arte, avvalendosi della complicità di altri artisti e tentando di sottrarlo dalle logiche del capitalismo e della speculazione. Nei suoi lavori sono spesso presenti temi di ispirazione autobiografica da cui parte per produrre ritratti di donne, di frustrazione, di violenza, di contraddizioni e di paralisi sociale.

PERFORM! – Play it

PERFORM! è un progetto sviluppato in collaborazione tra l’artista Hannes Egger e il curatore Denis Isaia. L’azione è concepita come un gioco sociale all’interno del quale le performance artistiche più note vengono ri-messe in scena dai giocatori e valutate di conseguenza. Il “gioco” ha i doppio fine di avvicinarsi il più possibile alle performance originali, e al contempo di crearne di nuove.

 

40 carte da gioco per altrettante celebri performance sono gli ingredienti di PERFORM! che si articola come un gioco sociale attraverso il quale i giocatori si calano nei “panni artistici” di alcuni dei più celebri performer della storia dell’arte contemporanea.

 

Estraendo a scelta una carta dal mazzo, il giocatore saprà quale tra le performance storiche presenti sarà invitato a ripetere, rivivendo le sensazioni che hanno connotato quelle originali e, allo stesso tempo, generandone di nuove attraverso la propria reinterpretazione. Il giocatore potrà quindi essere invitato a pettinarsi come Marina Abramovic in Art Must Be Beautiful del 1975, scrivere con entrambe le mani come Alighiero Boetti, o lasciarsi cadere come Jan Bas Ader: il vincitore sará colui la cui performance verrà valutata da parte della giuria con il maggior punteggio, quasi come accade nella vita interiore di un artista.

 

Tutti i partecipanti al gioco poi, dopo aver rivestito il ruolo di performer andranno a ricoprire quello di membro della giuria, giudicando le performance degli altri partecipanti. Chi otterrà il maggior punteggio sarà il vincitore ma attenzione, il gioco include anche quattro Jolly, che possono orientarne il corso in direzioni diverse da quelle previste.

 

PERFORM! è un invito a confrontarsi attivamente con il mondo della Performance Art, lasciandosi andare attraverso il gioco per vivere in prima persona le sensazioni sperimentate da tanti grandi artisti e sperimentare in prima persona l’arte performativa.

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Ingresso e partecipazione con biglietto mostra speciale € 4,00.

Prenotazione necessaria a didattica@pacmilano.it

PERFORM! – Play it

PERFORM! è un progetto sviluppato in collaborazione tra l’artista Hannes Egger e il curatore Denis Isaia. L’azione è concepita come un gioco sociale all’interno del quale le performance artistiche più note vengono ri-messe in scena dai giocatori e valutate di conseguenza. Il “gioco” ha i doppio fine di avvicinarsi il più possibile alle performance originali, e al contempo di crearne di nuove.

 

40 carte da gioco per altrettante celebri performance sono gli ingredienti di PERFORM! che si articola come un gioco sociale attraverso il quale i giocatori si calano nei “panni artistici” di alcuni dei più celebri performer della storia dell’arte contemporanea.

 

Estraendo a scelta una carta dal mazzo, il giocatore saprà quale tra le performance storiche presenti sarà invitato a ripetere, rivivendo le sensazioni che hanno connotato quelle originali e, allo stesso tempo, generandone di nuove attraverso la propria reinterpretazione. Il giocatore potrà quindi essere invitato a pettinarsi come Marina Abramovic in Art Must Be Beautiful del 1975, scrivere con entrambe le mani come Alighiero Boetti, o lasciarsi cadere come Jan Bas Ader: il vincitore sará colui la cui performance verrà valutata da parte della giuria con il maggior punteggio, quasi come accade nella vita interiore di un artista.

 

Tutti i partecipanti al gioco poi, dopo aver rivestito il ruolo di performer andranno a ricoprire quello di membro della giuria, giudicando le performance degli altri partecipanti. Chi otterrà il maggior punteggio sarà il vincitore ma attenzione, il gioco include anche quattro Jolly, che possono orientarne il corso in direzioni diverse da quelle previste.

 

PERFORM! è un invito a confrontarsi attivamente con il mondo della Performance Art, lasciandosi andare attraverso il gioco per vivere in prima persona le sensazioni sperimentate da tanti grandi artisti e sperimentare in prima persona l’arte performativa.

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Ingresso con biglietto mostra.

Prenotazione necessaria a didattica@pacmilano.it

ANGER WORKSHOPS

Con Anger Workshops (in corso dal 2008) l’artista Stuart Ringholt invita le persone a prendere parte ad un neuro-cardio workshop della durata di 60 minuti dove i partecipanti possono imparare le tecniche per esprimere stress e rabbia in modo gentile. Attingendo alla filosofia new-age, a metodologie di auto-aiuto e alle pratiche dell’arte contemporanea, l’artista guiderà i visitatori attraverso un processo teso ad espellere la negatività dalle loro vite. Ringholt è interessato in particolare al ruolo dello stress e della rabbia in un clima generale di paura e ansia, cresciuto in Australia come in tutto il resto del mondo negli ultimi decenni, un clima nel quale il discorso attorno a queste complessi stati psicologici viene spesso banalizzato. Aprendo una discussione sulla rabbia nel contesto dell’arte contemporanea, Ringholt cerca di promuovere un dialogo su questa emozione che non sia basato su stereotipi e convinzioni politiche, ma si concentri piuttosto sugli aspetti più sottili, complessi (e a volte positivi) di questo sentimento.
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Il lavoro dell’artista Stuart Ringholt (nato a Perth, Australia nel 1971. Vive e lavora Melbourne, Australia) utilizza media differenti, tra cui performance, video, scultura, installazione, collage e workshop collaborativi, improntati sulla funzione sociale dell’arte. Proponendo ambienti amatoriali basati sul principio del fai da te, tra cui tour per naturisti in musei e gallerie, workshops sulla rabbia e opere di performance partecipativa, Ringholt analizza situazioni assurde che esplorano temi personali e sociali come la paura e l’imbarazzo.
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Durata: 1 ora
Solo adulti; adatto a persone in buona salute
Workshop in lingua inglese con traduzione consecutiva
5 minuti di introduzione e dimostrazione che precede il workshop
Partecipazione con biglietto mostra € 8
Prenotazione obbligatoria a didattica@pacmilano.it
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Photograph: Nick McGrath, Copyright Stuart Ringholt
Courtesy the artist, Assembly New York and MADA, Monash University.
 
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del governo australiano attraverso l’Australia Council for the Arts, il suo organo di finanziamento e consulenza per le arti
 

ANGER WORKSHOPS

Con Anger Workshops (in corso dal 2008) Ringholt invita le persone a prendere parte ad un neuro-cardio workshop della durata di 60 minuti dove i partecipanti possono imparare le tecniche per esprimere stress e rabbia in modo gentile. Attingendo alla filosofia new-age, a metodologie di auto-aiuto e alle pratiche dell’arte contemporanea, l’artista guiderà i visitatori attraverso un processo teso ad espellere la negatività dalle loro vite. Ringholt è interessato in particolare al ruolo dello stress e della rabbia in un clima generale di paura e ansia, cresciuto in Australia come in tutto il resto del mondo negli ultimi decenni, un clima nel quale il discorso attorno a queste complessi stati psicologici viene spesso banalizzato. Aprendo una discussione sulla rabbia nel contesto dell’arte contemporanea, Ringholt cerca di promuovere un dialogo su questa emozione che non sia basato su stereotipi e convinzioni politiche, ma si concentri piuttosto sugli aspetti più sottili, complessi (e a volte positivi) di questo sentimento.
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Il lavoro dell’artista Stuart Ringholt (nato a Perth, Australia nel 1971. Vive e lavora Melbourne, Australia) utilizza media differenti, tra cui performance, video, scultura, installazione, collage e workshop collaborativi, improntati sulla funzione sociale dell’arte. Proponendo ambienti amatoriali basati sul principio del fai da te, tra cui tour per naturisti in musei e gallerie, workshops sulla rabbia e opere di performance partecipativa, Ringholt analizza situazioni assurde che esplorano temi personali e sociali come la paura e l’imbarazzo.
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Durata: 1 ora
Solo adulti; adatto a persone in buona salute
Workshop in lingua inglese con traduzione consecutiva
5 minuti di introduzione e dimostrazione che precede il workshop
Partecipazione con biglietto mostra € 8
Prenotazione obbligatoria a didattica@pacmilano.it
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Photograph: Nick McGrath, Copyright Stuart Ringholt
Courtesy the artist, Assembly New York and MADA, Monash University.
 
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del governo australiano attraverso l’Australia Council for the Arts, il suo organo di finanziamento e consulenza per le arti
 

WORKSHOP Non è quello che credi

Visita guidata alla mostra di Teresa Margolles seguita da un focus sull’opera dell’artista Martina Melilli ospitata nella Project room del PAC.

 

Gli oggetti del nostro quotidiano sono testimoni silenziosi di ciò che assorbono delle nostre vite, muti portatori di storie, di memorie, di contesti culturali e di genere, di tempi storici. Ogni partecipante al workshop è invitato a portare un oggetto che abbia un valore emotivo, affettivo, al quale riconosca il potere di raccontare qualcosa di sé, della propria storia. Questi oggetti saranno il centro di un’interrogazione e di una narrazione, tanto individuale quanto condivisa. Gli oggetti verranno poi esposti in mostra e restituiti solo al termine della stessa, accompagnati dalle tracce lasciate dal loro passaggio al PAC.

 

Durata: 1 ora circa
Partecipazione: gratuita con biglietto mostra € 4
Prenotazione richiesta: didattica.pac@gmail.com

WORKSHOP Non è quello che credi

Visita guidata alla mostra di Teresa Margolles seguita da un focus sull’opera dell’artista Martina Melilli ospitata nella Project room del PAC.

 

Gli oggetti del nostro quotidiano sono testimoni silenziosi di ciò che assorbono delle nostre vite, muti portatori di storie, di memorie, di contesti culturali e di genere, di tempi storici. Ogni partecipante al workshop è invitato a portare un oggetto che abbia un valore emotivo, affettivo, al quale riconosca il potere di raccontare qualcosa di sé, della propria storia. Questi oggetti saranno il centro di un’interrogazione e di una narrazione, tanto individuale quanto condivisa. Gli oggetti verranno poi esposti in mostra e restituiti solo al termine della stessa, accompagnati dalle tracce lasciate dal loro passaggio al PAC.

 

Durata: 3 ora circa
Partecipazione: gratuita con biglietto mostra € 4
Prenotazione richiesta: didattica.pac@gmail.com