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IN MOSTRA CON IL CURATORE DIEGO SILEO

con Diego Sileo, curatore della mostra di Artur Żmijewski QUANDO LA PAURA MANGIA L’ANIMA.
Un’occasione per conoscere tutto sull’artista e sulle sue opere esposte attraverso il punto di vista del suo regista.
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Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria.

LA PAURA: UNA PASSIONE DELL’ANIMA

Una visita guidata con il prof. Matteo Saudino. Una lettura filosofica delle opere di Artur Żmijewski, attraversando le inquietudini dell’animo umano da Platone a Cartesio, da Spinoza a Nietzsche.

 

Posti limitati, prenotazione consigliata.

Ingresso e partecipazione con biglietto mostra speciale € 4,00 (in loco).

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Il prof. Matteo Saudino insegna Filosofia e Storia da 20 anni presso i licei torinesi. Ha collaborato con l’Università di Torino come docente di Istituzioni Politiche presso la Suola di Specializzazione per insegnanti. Autore per Pearson-Paravia del manuale Per essere cittadini (2007), partecipa regolarmente a festival e tiene conferenze e seminari di filosofia in tutta Italia e si occupa di formazione per enti pubblici e imprese private. Ha pubblicato il volume di poesie Fragili Mutanti (Eris Edizioni, 2012). Coautore del libro Il Prof fannullone (ed. Nuova Promo, 2017) e Cambiamo la scuola (Eris edizioni, 2021), è l’ideatore del popolare canale YouTube di divulgazione filosofica e storica BarbaSophia che conta oltre 190.000 iscritti. Ha pubblicato La filosofia non è una barba (Vallardi editore, 2020) da cui è tratto lo spettacolo filosofico Muoio ergo sum (2021).

IN MOSTRA CON LA CURATRICE

Una visita guidata speciale con Giulia Zorzi, curatrice della Project Room Casa Azul della fotografa e artista visiva Giulia Iacolutti.

Un’occasione per scoprire la mostra attraverso il punto di vista della sua regista.

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Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria.

ESTETICA DEL POTERE

Una visita guidata con il prof. Matteo Saudino, un viaggio in tre tappe filosofiche tra le opere dell’artista Tania Bruguera ragionando e dialogando sui luoghi e sui simboli del potere. Per riflettere sull’arte come cura e verità.

 

Posti limitati, prenotazione consigliata.

La partecipazione alla visita guidata è gratuita previo acquisto biglietto mostra speciale € 4,00 (in loco).

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Il prof. Matteo Saudino insegna Filosofia e Storia da 20 anni presso i licei torinesi. Ha collaborato con l’Università di Torino come docente di Istituzioni Politiche presso la Suola di Specializzazione per insegnanti. Autore per Pearson-Paravia del manuale Per essere cittadini (2007), partecipa regolarmente a festival e tiene conferenze e seminari di filosofia in tutta Italia e si occupa di formazione per enti pubblici e imprese private. Ha pubblicato il volume di poesie Fragili Mutanti (Eris Edizioni, 2012). Coautore del libro Il Prof fannullone (ed. Nuova Promo, 2017) e Cambiamo la scuola (Eris edizioni, 2021), è l’ideatore del popolare canale YouTube di divulgazione filosofica e storica BarbaSophia che conta oltre 190.000 iscritti. Ha pubblicato La filosofia non è una barba (Vallardi editore, 2020) da cui è tratto lo spettacolo filosofico Muoio ergo sum (2021).

IL PAC & LE ARCHITETTURE DI LUISA LAMBRI

In occasione di Art Week 2021 una visita guidata speciale alla mostra di Luisa Lambri con il curatore Diego Sileo e con Roberto Dulio e Angelo Lorenzi docenti del Politecnico di Milano per raccontare il dialogo di Lambri con Ignazio Gardella e con le altre celebri architetture usate per creare le sue immagini.

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Roberto Dulio insegna Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano. Si occupa della cultura architettonica moderna e contemporanea e dei suoi rapporti con l’arte e la fotografia. Ha curato mostre, pubblicato saggi e articoli sulla storia dell’architettura contemporanea, è stato redattore della rivista «L’architettura cronache e storia», e collaboratore di altre testate di architettura tra le quali «Casabella», «Domus», «Il Giornale dell’Architettura». Trai i suoi libri: Aldo Andreani 1887-1971. Visioni, costruzioni, immagini (con Mario Lupano, 2015), Oscar Niemeyer. Il Palazzo Mondadori (2017).

 

Angelo Lorenzi insegna Composizione Architettonica e Urbana al Politecnico di Milano. I temi di ricerca da lui affrontati riguardano in particolare il rapporto tra archeologia e architettura e tra antico e nuovo in architettura e alcune esperienze singolari nell’ambito del movimento moderno (con studi sull’opera di architetti italiani, europei e brasiliani negli anni Cinquanta del Novecento). Dal 1991 al 1995 ha collaborato con lo studio di Ignazio Gardella e successivamente ha continuato ad occuparsi dell’opera di Gardella scrivendo saggi e collaborando all’organizzazione di varie esposizioni.

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Per accedere al PAC è obbligatorio presentare il Green Pass con un documento di riconoscimento. Le disposizioni non si applicano ai bambini sotto i 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica. Per ulteriori informazioni www.dgc.gov.it

IL PAC NON DIMENTICA

 

(pdf) S. Zecchi, 27 LUGLIO, VIA PALESTRO: LA STRAGE DEI BUCHI NERI >>

 

In occasione della commemorazione della strage di via Palestro 1993, una visita guidata speciale alla mostra di Luisa Lambri con il curatore Diego Sileo e la giornalista Simona Zecchi con cui ripercorreremo le fasi dell’attentato e le inchieste che ne sono seguite.

Le opere fotografiche di Luisa Lambri, che si relazionano con le qualità uniche dell’architettura disegnata da Ignazio Gardella per la quale la mostra è stata appositamente progettata, saranno il punto di partenza per raccontare anche un episodio doloroso della storia del Padiglione, un trauma che segnò la storia di Milano e dell’intero paese.

 

Alle ore 23:14 del 27 luglio 1993, un’autobomba in via Palestro distrusse il PAC causando cinque morti e almeno dodici feriti segnando per sempre la storia di Milano e dell’intero paese.

Mentre i vigili del fuoco e i vigili urbani facevano evacuare la zona, il veicolo esplose uccidendo uno dei vigili urbani, tre vigili del fuoco e uno straniero extracomunitario che dormiva su una panchina dei vicini giardini pubblici. L’esplosione danneggiò il PAC, il sistema di illuminazione pubblica della zona, e frantumò i vetri delle abitazioni in un raggio di circa 300 metri. All’alba del mattino dopo esplose anche una sacca di gas formatasi proprio sotto il PAC, distruggendolo totalmente. La seconda esplosione lesionò anche in parte l’adiacente Galleria d’Arte Moderna.

Un attentato di matrice mafiosa in un momento storico di fondamentale impegno del Paese nella lotta alla mafia: un inedito e clamoroso attacco ai simboli della cultura e dell’arte in Italia che ha coinvolto anche altre città italiane – via dei Georgofili , la Basilica di San Giovanni in Laterano e la Chiesa di San Giorgio a Velabro a Roma.

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Simona Zecchi è giornalista e autrice di libri inchiesta. Ha pubblicato Pasolini, massacro di un Poeta (Ponte alle Grazie 2015) e La criminalità servente nel Caso Moro (La nave di Teseo 2018). Ha collaborato con l’emittente europea Euronews di Lione nella redazione italiana su mafie nazionali ed internazionali ed è autrice di diverse esclusive, alcune delle quali sono state acquisite in ambito investigativo. Ha vinto il Premio Marco Nozza 2016 per l’informazione critica e il giornalismo d’inchiesta, e il premio internazionale per il giornalismo d’inchiesta Javier Valdez 2019.  Il suo ultimo libro, che chiude il cerchio sul caso da lei indagato per lunghi anni, è L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini (Ponte alle Grazie 2020). Collabora con testate TV e stampa tra cui Report dove ha collaborato alla puntata sulle stragi di mafia 1992-1993.

 

 

 

IN MOSTRA CON IL CURATORE 3

con Eugenio Viola, curatore della mostra e Judith Blackall co-curatrice della guida alla mostra.
Un’occasione per scoprire la mostra AUSTRALIA. STORIE DAGLI ANTIPODI attraverso il punto di vista del suo regista.
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Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria.

Photo: Camo Delgado Aguilera, Bogotá

Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del governo australiano attraverso l’Australia Council for the Arts, il suo organo di finanziamento e consulenza per le arti

ARTE E MUSICA TRADIZIONALE AUSTRALIANA

con Fabio Goldaniga musicista e maestro di didgeridoo.
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Una visita guidata che fonde arte e musica accompagnati in mostra dal particolare suono del didgeridoo e un’occasione per scoprire e conoscere questo tradizionale strumento australiano.
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Fabio Goldaniga, nato a Milano, conosce il didgeridoo nel 2012. Dopo aver frequentato numerosi festival e workshop con i più importanti maestri dello strumento, partecipa come
musicista allo “Swizzeridoo” festival, vince a parimerito il contest del “Forlimpopoli Didjin’Oz Festival” e conduce, insieme ad altri docenti, l’undicesima edizione del “Ritiro di Didgeridoo” di Garzigliana (TO) oltre che tenere numerose lezioni private sul didgeridoo a qualsiasi livello. Da sempre interessato alle sonorità più sperimentali e antiche, si interessa allo “scacciapensieri”, in particolare del Khomus siberiano ed il Doromb ungherese e allo studio del canto difonico (canto armonico) e kargyraa con l’aiuto di maestri tradizionali e moderni.
Al momento sta lavorando al suo primo album di didgeridoo e canto armonico, insieme a pubblicare video didattici su internet al fine di aiutare giovani suonatori e musicisti a comprendere meglio lo studio e la pratica dello strumento.
 
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del governo australiano attraverso l’Australia Council for the Arts, il suo organo di finanziamento e consulenza per le arti
 

NATURIST TOUR

L’esperienza del Naturist Tour consiste in una visita guidata dell’artista Stuart Ringholt alla mostra in corso al PAC “Australia. Storie dagli Antipodi”, nella quale sia l’artista che i partecipanti sono nudi. L’opera inverte il tema della nudità nella storia dell’arte e mette in discussione la relazione dello spettatore con l’architettura spazialmente confinata della galleria bianca, esplorando la nudità come ulteriore soluzione a questo approccio e all’interpretazione dell’opera. Una rara opportunità per rimuovere letteralmente le barriere materiali tra l’artista e il pubblico, ma anche per esplorare gli effetti della nudità e sperimentare cosa accade quando un gruppo di estranei in uno spazio museale si libera dei propri strati protettivi.
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Il lavoro dell’artista Stuart Ringholt (nato a Perth, Australia nel 1971. Vive e lavora Melbourne, Australia) utilizza media differenti, tra cui performance, video, scultura, installazione, collage e workshop collaborativi, improntati sulla funzione sociale dell’arte. Proponendo ambienti amatoriali basati sul principio del fai da te, tra cui tour per naturisti in musei e gallerie, workshops sulla rabbia e opere di performance partecipativa, Ringholt analizza situazioni assurde che esplorano temi personali e sociali come la paura e l’imbarazzo.
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Durata: 2 ore
Solo adulti
Workshop in lingua inglese con traduzione consecutiva
Partecipazione con biglietto mostra € 8
Prenotazione obbligatoria a didattica@pacmilano.it
Dopo il tour i partecipanti possono fermarsi per un drink in compagnia dell’artista durante il quale dovranno rimanere nudi.
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Photograph: Christo Crocker. Copyright Stuart Ringholt. Copyright James Turrell.
Courtesy the artist, Assembly New York and MADA, Monash University
 
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del governo australiano attraverso l’Australia Council for the Arts, il suo organo di finanziamento e consulenza per le arti
 

AUSTRALIA DREAMING

con Alice Giulia Dal Borgo, Professore Associato presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano.
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Una visita guidata speciale alla mostra AUSTRALIA.Storie dagli antipodi attraverso luoghi, miti e identità del popolo aborigeno, per conoscere le radici del panorama multiculturale dell’arte contemporanea australiana.
Ad accompagnare i visitatori nel percorso tematico tra le opere sarà Alice Giulia Dal Borgo, Professore Associato presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna geografia regionale e Geografia dell’ambiente e del paesaggio. I suoi ambiti privilegiati di indagine riguardano le relazioni tra le comunità e i propri ambienti, con particolare riferimento al tema delle utopie realizzabili, ai processi di sviluppo sostenibile, alla tutela e alla valorizzazione dei paesaggi culturali e al ripristino dei luoghi. Dal 2015 è responsabile scientifico del Laboratorio Permanente sui Luoghi Abbandonati. Nel 2018 ha curato, insieme a Valentina Capocefalo, il volume Disegnando l’Utopia. Visioni e vedute di altri mondi possibili, uscito per Mimesis nella collana Kosmos.
 
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del governo australiano attraverso l’Australia Council for the Arts, il suo organo di finanziamento e consulenza per le arti
 

PAZZA IDEA

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La dimensione della parola, anche sotto forma di canto, ha da sempre un ruolo centrale nella ricerca di Cesare Viel. In una delle sue prime performance al Link di Bologna, Io sono mio (1998), Viel improvvisava canzoni di artisti che amava e dai quali aveva imparato qualcosa: Ella Fitzgerald, Patty Pravo, Paolo Conte, Suzanne Vega, Caetano Veloso, Marlene Dietrich, etc…Il tutto senza rispettare tecnica, note e melodia, ma solo per produrre energia mentale e superare così quell’invisibile muro tra artista e spettatore.
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Pazza idea è una visita guidata insolita tra arte e musica per riattivare quella stessa energia del 1998, con il curatore Diego Sileo, la partecipazione straordinaria di Cesare Viel e Carlo Antonelli e il dj set a cura di Missin Red che diffonderà nel PAC le sonorità nate dall’incontro con le opere di Viel.
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Carlo Antonelli è Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Genova e ha lavorato per diverse testate. Nel 2003 viene nominato direttore dell’edizione italiana di Rolling Stone in coabitazione con Michele Lupi, diventando direttore unico della rivista di musica, nel 2006, dopo l’abbandono di Lupi. Nello stesso anno fonda la casa cinematografica First Sun. Dal 2011 al 2013 prende il posto di Riccardo Luca alla direzione dell’edizione italiana di Wired. Nel 2013 approda alla direzione del mensile GQ. Antonelli ha anche all’attivo incursioni nel mondo della televisione. Nel 2009 ha partecipato alla prima edizione del programma televisivo Victor Victoria condotto da Victoria Cabello su La7 in qualità di giornalista con un format di interviste all’interno di una stanza buia. Dal 2018 è l’amministratore delegato di Fiera Milano Media, media company di Fiera Milano, e ricopre anche il ruolo di direttore responsabile di tutte le testate dell’azienda.
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Cantante, dj, produttrice: Federica Zamboni, in arte Missin Red, propone un dj set ricercato e trascinante, con selezioni che variano dal swing all’electro swing, dalle oldies all’elettronica, dai mash-ups alla breakbeat, dal reggae alla tropical bass. Il dj set è personalizzato da alcuni brani originali cantati live, produzioni e mash up esclusivi Missin Red. Dal 2012 si è esibita in oltre 1000 concerti, in Italia e all’estero.

IN MOSTRA CON IL CURATORE

con Diego Sileo, curatore del PAC e della mostra.
Un’occasione per scoprire la mostra PIÙ NESSUNO DA NESSUNA PARTE attraverso il punto di vista del suo regista.
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Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria.

ANGELS IN AMERICA

Un po’ visita guidata un po’ spettacolo teatrale. Torna l’imperdibile appuntamento al PAC tra teatro e arte contemporanea. Un tour speciale tra le opere di Cesare Viel con il curatore Diego Sileo e alcuni momenti dello spettacolo Angels in America con la regia di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni in scena al Teatro Elfo Puccini.
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Partecipazione gratuita con biglietto mostra speciale €4.
Durata 1 ora circa, senza prenotazione.
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Angels in America è un grande affresco in due parti (Si avvicina il millennio e Perestroika) che ci porta nel cuore dei nostri anni tormentati: gli Angeli di Tony Kushner sono tornati sulle scene di Londra e New York e ora tornano anche su quelle italiane, nella «regia illuminista e carica di sentimento» di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani.
Due spettacoli immersivi che hanno il ritmo di una serie, di quelle che creano ‘dipendenza’: ogni atto è una puntata che ci trascina verso la successiva senza lasciarci smettere. Nove interpreti che danno vita a un mondo colorato e imprevedibile: uomini, donne, figli, madri, amanti gay ed etero, avvocati onesti e corrotti, medici e infermieri, ebrei, mormoni e atei.

LE RELAZIONI OLTRE LE IMMAGINI – DEMOCRAZIA, NORME, UTOPIE

Al PAC di Milano ha luogo la Seconda Giornata di Studio de Le Relazioni oltre le Immagini, ciclo di incontri di approfondimento sulle tendenze attuali dell’arte pubblica e sulle loro implicazioni nello spazio sociale contemporaneo, nell’ambito del public program ArtLine Milano, progetto d’arte pubblica del Comune di Milano nel parco di CityLife.
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Esistono altre forme possibili di democrazia? Come l’arte nella sfera pubblica si fa strumento di immaginazione ed esplorazione di una democrazia partecipata basata sulla riflessione critica piuttosto che sulla ricerca del consenso? Che ruolo ha l’artista in uno spazio pubblico e condiviso?
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La giornata di studio, attraverso il contributo di direttori di musei, teorici, curatori e artisti, mira ad affrontare il rapporto tra arte, istituzioni e immaginario collettivo rispondendo a questi interrogativi da un punto di vista teorico-storico-filosofico e pratico-politico-artistico, senza tralasciare gli aspetti normativi e i limiti legati all’operare nello spazio pubblico.
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Interventi di Irit Rogoff, Charles Esche, Antoni Muntadas, Iida Shihoko, Tania Bruguera, Federico Rahola, Olu Oguibe.
Moderano Cecilia Guida, responsabile public program ArtLine, Roberto Pinto, coordinatore ArtLine, e Diego Sileo, curatore del PAC.
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Due tra gli interventi proposti saranno inoltre occasione d’incontro con due protagoniste della prossima stagione espositiva del PAC: Tania Bruguera esporrà al PAC nel marzo 2020 con una personale in occasione di Miart e Art Week, e Iida Shihoko nell’autunno 2020 curerà al PAC la mostra sull’arte contemporanea giapponese.
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PROGRAMMA
10.30-10.45 Saluti istituzionali, Marco Edoardo Minoja, direttore Cultura del Comune di Milano
10.45-11 Introduzione ai temi della giornata di studio a cura di Cecilia Guida, Roberto Pinto, Diego Sileo
11-12 Keynote: Divenire ricerca di Irit Rogoff
12-13 Keynote: La possibilità demodernizzante di Charles Esche
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14.30 Pubblico? Spazio e comunità di Antoni Muntadas
15 I curatori possono avere autonomia nella realizzazione delle mostre? – Dalla Triennale di Aichi 2019 di Iida Shihoko
15.30 Arte in sincronia con il tempo politico di Tania Bruguera
16 Not a story to pass on: appunti per una teoria politica delle rovine di Federico Rahola
16.30 L’impegno nello spazio pubblico: progetti realizzati e in corso di Olu Oguibe
17-18 Q&A
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Per maggiori informazioni scrivere a artlinemilano@comune.milano.it
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BIOGRAFIE
Irit Rogoff è scrittrice, educatrice, curatrice e organizzatrice. È professoressa di cultura visiva presso la Goldsmiths, University of London, dipartimento da lei fondato nel 2002. Rogoff lavora nel terreno di incontro tra pratiche contemporanee, politica e filosofia. Il suo lavoro attuale è sulle nuove pratiche di produzione della conoscenza e sul loro impatto sulle modalità di ricerca, dal titolo Becoming Research (di prossima pubblicazione). Come parte del collettivo “freethought”, Rogoff è stata una delle direttrici artistiche della Triennale norvegese “The Bergen Assembly” del settembre 2016 e redattrice di The Infrastructural Condition pubblicato in seguito alla manifestazione. Rogoff è anche co-fondatrice nel 2017 di “The European Forum for Advanced Practices”, un forum a livello europeo per sviluppare una serie di principi per una forma di ricerca avanzata e orientata alla pratica. Nel 2019 Rogoff ha ricevuto un dottorato onorario dall’Università di Aalto in riconoscimento del suo lavoro nello sviluppo e nell’istituzione del campo della cultura visiva.
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Charles Esche è direttore del Van Abbemuseum, Eindhoven; professore di arte contemporanea e curatela presso l’University of the Arts di Londra e co-direttore di Afterall Research Centre. È consulente alla Jan van Eyck Academie, Maastricht. Ha cocurato “Power and Other Things”, Europalia, BOZAR, Bruxelles 2017; “Art Turns, Word Turns”, Museum MACAN, Jakarta 2017; “Le Musée Égaré”, Kunsthall Oslo 2017
e “Printemps de Septembre”, Tolosa 2016; “Jakarta Biennale 2015”; “31st Sao Paulo Bienal”, 2014, “U3 Triennale”, Lubiana, 2011; “RIWAQ Biennale”, Palestina, 2007 e 2009; “Istanbul Biennale”, 2005; “Gwangju Biennale”, 2002, tra le mostre non museali. Nel 2012 ha ricevuto il “Princess Margriet Award for Culture” e nel 2014 il “CCS Bard College Prize for Curatorial Excellence”.
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Antoni Muntadas affronta attraverso le sue opere questioni sociali, politiche e legate alla comunicazione, il rapporto tra spazio pubblico e privato in ambito sociale, le indagini sui canali di informazione e sui modi in cui sono utilizzati per censurare o diffondere idee. I suoi progetti usano diversi media come la fotografia, il video, le pubblicazioni, Internet e le installazioni multimediali. Dal 1995 Muntadas ha realizzato una serie di lavori e progetti intitolati On Translation. I loro contenuti, le dimensioni e i materiali sono molto diversi tra loro, tutti si concentrano sulla sua esperienza personale e attività artistica in numerosi paesi del mondo all’interno di
un arco di tempo di trent’anni. Riunendo i progetti sotto questa epigrafe, Muntadas fa riferimento a un insieme di esperienze e preoccupazioni reali riguardo alla comunicazione, alla cultura del nostro tempo e al ruolo dell’artista e dell’arte nella
società contemporanea.
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Shihoko Iida ha lavorato come curatrice presso la Tokyo Opera City Art Gallery dal 1998 al 2009, come visiting curator alla Queensland Art Gallery/Gallery of Modern Art di Brisbane per due anni, e consecutivamente per la Triennale di Aichi 2013, il Sapporo International Art Festival 2014 e la Triennale di Aichi 2019.
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Tania Bruguera è una degli artisti più influenti sulla scena artistica globale. Per definire la sua pratica ha sviluppato concetti come “arte comportamentale” (arte de conducta) con particolare attenzione ai limiti del linguaggio e del corpo relativamente alla reazione degli spettatori, e “arte utile” (arte útil) che realizza una trasformazione reale di alcuni aspetti politici e giuridici della società. Il suo lavoro le è valso numerosi premi e mostre, così come la partecipazione alla Biennale di Venezia, a Documenta, alla Turbine Hall della Tate Modern, al MOMA, al Guggenheim e ha esposto in istituzioni internazionali di tutto il mondo.
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Federico Rahola insegna Sociologia dei processi culturali all’università di Genova, co-dirige la rivista “Etnografia” (Il Mulino), è autore di Zone definitivamente temporanee. I luoghi dell’umanità in eccesso (Ombre corte, 2003-2015) e, insieme a Massimiliano Guareschi, di Chi decide? Critica della ragione eccezionalista (Ombre Corte, 2011) e Forme della città (Agenzia X, 2015); attualmente è impegnato in una ricerca collettiva sulle rotte migranti all’interno e intorno ai confini europei.
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Olu Oguibe è uno scrittore e artista multimediale il cui lavoro è spesso a cavallo tra formalismo minimalista e impegno sociale. Le sue opere sono state ampiamente esposte in musei e gallerie, così come in occasione di biennali e triennali. Oguibe ha inoltre realizzato diverse opere pubbliche in molti paesi. Nel 2017 il suo Strangers and Refugees Monument, una scultura pubblica esposta a Kassel, in Germania, ha ricevuto l’Arnold Bode Preis per documenta 14. Oguibe è stato professore di pittura all’Università del Connecticut fino al 2017, anno in cui si è dimesso per occuparsi di arte a tempo pieno.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “MARIELLE, PRESENTE!”

L’amore rivoluzionario di Anna Maria Maiolino incontra una delle figure più rivoluzionarie della recente storia brasiliana: Marielle Franco, l’attivista assassinata a Rio de Janeiro il 14 marzo 2018. Diego Sileo, curatore della mostra, dialoga con Agnese Gazzera, giornalista professionista autrice del libro Marielle, presente!, il primo libro in italiano che ricostruisce la vita, il lavoro e le lotte politico-sociali di Marielle. Con la partecipazione di Marie Moïse, attivista, dottoranda in Filosofia politica all’Università di Padova e Tolosa.
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Il volume (Capovolte editore, 2019) è arricchito da tre interventi. Quello di Monica Benicio, compagna di vita di Marielle, che racconta la storia da un punto di vista più personale, e poi la prefazione e la postfazione rispettivamente di Marie Moïse e Valeria Ribeiro Corossacz (quest’ultima è docente dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), che aiutano a inquadrare la storia dell’attivista e delle lotte transfemministe e intersezionali che ne hanno caratterizzato l’intera vicenda politica e umana.
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Marielle Franco è stata assassinata a Rio de Janeiro il 14 marzo 2018. Aveva 38 anni e da poco più di un anno era l’unica donna nera tra i 51 consiglieri comunali della città brasiliana, eletta nel Partito Socialismo e Libertà (Psol). Nata e cresciuta in una favela, afrodiscendente, lesbica, femminista, aveva fatto di se stessa la propria bandiera: un “corpo politico” con cui affrontare il mondo e lottare per i diritti delle persone che rappresentava, contro il razzismo, le violenze di genere, le diseguaglianze. Anche la sua vita privata e le sue passioni, dalla storia d’amore con una donna all’adesione alle religioni di matrice africana, si riflettevano sul suo impegno di attivista e politica, nella rivendicazione del diritto di essere liberi di esistere e scegliere. Marielle Franco si opponeva anche con fermezza alla politica “sporca”, ai legami tra la criminalità organizzata e lo Stato, e chiedeva a gran voce politiche di sicurezza pubblica rispettose delle favelas e delle periferie. Battaglie scomode, e pericolose. Questo libro racconta un pezzetto della sua storia, umana e politica.

IN MOSTRA CON IL CURATORE

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con Diego Sileo, curatore del PAC e della mostra.
Un’occasione per scoprire la mostra O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIO attraverso il punto di vista del suo regista.

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Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria.

LA LUNGA NOTTE DEL ’93

In occasione della annuale commemorazione della strage di via Palestro del 27 luglio 1993, apertura gratuita della mostra di Anna Maria Maiolino fino alle ore 24:00 e visita guidata con il curatore Diego Sileo alle ore 18:00. Per non dimenticare.
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PAC MILANO. LA LUNGA NOTTE DEL ’93
Alle ore 23:00 circa del 27 luglio 1993 due vigili urbani transitarono con l’auto di servizio in via Palestro a Milano e furono avvicinati da un passante che segnalò la presenza di un’auto parcheggiata dai cui finestrini usciva del fumo. E il fumo c’era. Qualche minuto dopo giunsero i vigili del fuoco da via Benedetto Marcello: notarono la presenza, all’interno del cofano dell’auto, di un involucro di grosse dimensioni. Temendo che si trattasse di un ordigno esplosivo, ordinarono di evacuare la zona. Mentre si procedeva all’operazione, il veicolo esplose uccidendo uno dei vigili urbani (Alessandro Ferrari), tre vigili del fuoco (Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno) e uno straniero extracomunitario (Driss Moussafir) che dormiva su una panchina dei vicini giardini pubblici. Almeno dodici persone rimasero ferite. L’esplosione danneggiò, tra l’altro, il muro esterno del Padiglione d’Arte Contemporanea, il sistema di illuminazione pubblica della zona, e frantumò i vetri delle abitazioni in un raggio di circa 300 metri. Immediatamente l’esplosione raggiunse la condotta del gas sottostante alla sede stradale che prese fuoco. Per ore i vigili del fuoco non riuscirono a domare l’incendio. All’alba del mattino dopo esplose anche una sacca di gas formatasi proprio sotto il PAC, distruggendolo totalmente. La seconda esplosione lesionò anche in parte l’adiacente Galleria d’Arte Moderna.

DICONO SIA COLPA DI UNA MOSTRA COME NON MAI

Il PAC saluta Anna Maria Maiolino con un’ultima serata all’insegna dell’amore rivoluzionario: Malika Ayane si esibirà live in una performance esclusiva in occasione della chiusura della mostra O Amor se faz Revolucionario. Dopo un’introduzione alla mostra con il curatore Diego Sileo, la cantautrice creerà suggestive ed inedite relazioni tra la poetica delle sue canzoni e le opere di Anna Maria Maiolino.
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Nata a Milano nel 1984, Malika Ayane è tra le cantautrici più raffinate, eclettiche e apprezzate del panorama italiano. Con alle spalle una formazione musicale classica, Malika esordisce nel 2008 con il suo primo omonimo album. La sua carriera sviluppa tra musica, cinema, teatro, radio. Tra le tappe principali: 6 album (“Malika Ayane”, “Grovigli” e “Grovigli special tour edition”, “Ricreazione”, “Naif”, “Domino”), le partecipazioni al Festival di Sanremo (2009 “Come foglie”, 2010 “Ricomincio da qui”, 2013 “Niente” “E se poi”, 2014 “Adesso e qui (Nostalgico presente)”), 16 dischi di platino, 8 dischi d’oro, numerosi riconoscimenti, la scrittura e conduzione di due trasmissioni in onda su Radio 2, 70 date nei teatri come protagonista del musical “Evita”, collaborazioni con artisti tra cui Paolo Conte, Francesco De Gregori, Giuliano Sangiorgi, Andrea Bocelli, Pacifico, Laura Pausini, Cesare Cremonini, i registi Paolo Virzì e Federico Brugia. Attualmente Malika Ayane vive tra Milano e Berlino.

C’È UN GUSTO DI VITTORIA E DI MERAVIGLIA NELL’ESSERE SEMPLICI

con Roberto Dulio, docente di Storia dell’Architettura, Diego Sileo, curatore della mostra e gli Egokid.
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Una visita guidata speciale alla mostra tra arte e architettura in Brasile con il curatore e Roberto Dulio. Seguendo le tracce del lavoro e della riflessione artistica di Anna Maria Maiolino, racconteremo altre due figure di primo piano della cultura brasiliana: Oscar Niemeyer e Lina Bo Bardi. Un architetto brasiliano che nel 1956 rivoluzionò l’architettura del suo paese costruendo dal nulla e in soli quattro anni una nuova moderna capitale (Brasilia), e un architetto e designer italiana, ma anche artista, che nel dopoguerra si trasferì in Brasile e inventò un’architettura inedita, a volte fatta di poco, che riscattava vecchi strutture e identità locali.
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Politico e intriso di amore rivoluzionario è anche il nuovo disco degli Egokid, Disco disagio, uscito a marzo 2019 su etichetta INRI. “Ora più che mai il nostro motto è che il privato è politico, l’amore è sempre nel contesto, l’amore in fondo è una forma di antagonismo, interiore ed esteriore, dentro e fuori. In questo senso parlare d’amore non è né sarà mai noioso” (D. Palazzo, P. Pardo). Alle loro canzoni, dalle sonorità ricercate e raffinate ma con testi semplici e immediati, il compito di tessere una trama di armonie e suggestioni con le opere di Anna Maria Maiolino.
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Roberto Dulio insegna Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano. Si occupa della cultura architettonica moderna e contemporanea e dei suoi rapporti con l’arte e la fotografia. Trai i suoi libri: Aldo Andreani 1887-1971. Visioni, costruzioni, immagini (con Mario Lupano, 2015), Oscar Niemeyer. Il Palazzo Mondadori (2017).
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Nati a Milano come quartetto gli Egokid sono nel tempo diventati sei per effetto della crisi economica. La band, composta da avidi lettori di forumsalute.it, vede nel singolo post-nevrotico “Anaffettivo” e nell’album “Minima Storia Curativa”, prodotto da Matteo Cantaluppi, i propri esordi in Italiano. Le loro influenze sono da sempre eterogenee: Battiato, Flaming Lips, Battisti bianco, il prog anni ‘70, i Blur, l’house di Detroit, Rosanna Fratello, James Blake e Laetitia Sadier. Cinici, irriverenti, innamorati e glamour, con Disco Disagio tornano per ballare e far ballare il mood del nuovo ventennio: elettronica, cassa in 4, ritornelli che si cantano dopo un ascolto, l’amore ai tempi di Salvini e le ideologie nell’era dell’aloe.

DAVANTI AL PREGIUDIZIO ALZARE LA POSTA: MEGLIO TACERE?

con Jonathan Bazzi, autore del libro, Matteo Colombo e Diego Sileo, curatore del PAC.
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Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test dell’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia. Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente.
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Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città, è laureato in Filosofia. Appassionato di tradizione letteraria femminile e questionidi genere, ha collaborato con varie testate e magazine, tra cui Gay.it, Vice, The Vision, Il Fatto.it. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo (“Ho l’HIV e per proteggermi vi racconterò tutto”) diffuso in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS.
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Matteo Colombo è oggi tra i più apprezzati e riconosciuti traduttori di letteratura angloamericana. Ha dato voce italiana a Don Delillo, Michael Chabon, Chuck Palahniuk, Jennifer Egan, David Sedaris e per il teatro Elfo Puccini di Milano ha tradotto Red, il testo di John Logan ispirato alla biografia del pittore americano Mark Rothko. Nel 2014 è uscita per Einaudi la sua nuova traduzione del Giovane Holden di J.D. Salinger.
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La mostra di Anna Maria Maiolino O amor se faz revolucionário diventa teatro di una serie di eventi che si svolgeranno al PAC nell’ambito della Pride Week 2019.
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A cinquant’anni anni dai moti newyorkesi di Stonewall, considerati il momento che segnò la nascita del movimento gay in tutto il mondo, oggi come allora è importante difendere e sostenere i diritti civili di tutti, perché l’amore – quello che si è fatto rivoluzionario – non fa differenze di alcun tipo. O amor é amor.
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La domanda è sempre la stessa Why don’t you guys do something?

MAMA… I DON’T WANT TO DIE

Visita guidata alla mostra di Anna Maria Maiolino con Matteo Bordone, il curatore Diego Sileo e a seguire esibizione live del Checcoro.
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Una visita guidata speciale alla mostra tra arte e musica con il curatore e Matteo Bordone che anticiperà i temi delle canzoni che saranno eseguite dal Checcoro, il primo coro LGBT di Milano formato da persone di ogni orientamento sessuale che sostiene e promuove una cultura dei diritti sociali e civili per tutti. Attraverso il linguaggio universale della musica, Checcoro intende sensibilizzare il maggior numero di persone sulle tematiche LGBT affinché l’idea di una società multiforme sia considerata come una ricchezza alla base della crescita collettiva. Un medley dei Queen è la novità nel loro repertorio che sarà eseguito per la prima volta a Milano.
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La mostra di Anna Maria Maiolino O amor se faz revolucionário diventa teatro di una serie di eventi che si svolgeranno al PAC nell’ambito della Pride Week 2019.
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A cinquant’anni anni dai moti newyorkesi di Stonewall, considerati il momento che segnò la nascita del movimento gay in tutto il mondo, oggi come allora è importante difendere e sostenere i diritti civili di tutti, perché l’amore – quello che si è fatto rivoluzionario – non fa differenze di alcun tipo. O amor é amor.
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La domanda è sempre la stessa Why don’t you guys do something?

RIVOLUZIONARE L’AMORE PERCHÉ SIA RIVOLUZIONARIO

con Federico Zappino, autore del libro Comunismo Queer,
in dialogo con Diego Sileo, curatore del PAC.
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La tesi di Comunismo queer. Note per una sovversione dell’eterosessualità è che lo sfruttamento e l’esclusione, all’interno delle società capitalistiche, non hanno solo un carattere universale, ma particolare. Di conseguenza, se vogliamo lottare efficacemente contro il capitalismo, dobbiamo fronteggiare ciascuna delle singole matrici di oppressione da cui trae linfa e sostanza per affermarsi e riprodursi. Nel caso dell’oppressione di genere e sessuale, la sua matrice è l’eterosessualità. Ambire alla sovversione dell’eterosessualità significa lottare contro il capitalismo a partire dalle sue cause, anziché dai suoi effetti più immediati o visibili. In ciò consiste la differenza tra ogni altra forma di anticapitalismo e il comunismo queer.
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Federico Zappino, filosofo, traduttore e attivista, ha contribuito in modo decisivo a riportare al centro del dibattito queer il problema dell’eterosessualità come sistema sociale, definendola un “modo di produzione”. Ha tradotto in italiano opere di primo piano del pensiero queer e femminista, tra cui Epistemology of the Closet di Eve Kosofsky Sedgwick (Stanze private, Carocci 2011), Undoing Gender di Judith Butler (Fare e disfare il genere, Mimesis 2014) e The Straight Mind and Other Essays di Monique Wittig (Il pensiero eterosessuale, ombre corte 2019). Nel 2016 ha curato il volume collettaneo Il genere tra neoliberismo e neofondamentalismo (ombre corte), al quale hanno partecipato alcune tra le voci più critiche e impegnate del dibattito e dell’attivismo contemporaneo sul genere in Italia. Il suo ultimo lavoro è Comunismo queer. Note per una sovversione dell’eterosessualità (Meltemi 2019).
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La mostra di Anna Maria Maiolino O amor se faz revolucionário diventa teatro di una serie di eventi che si svolgeranno al PAC nell’ambito della Pride Week 2019.
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A cinquant’anni anni dai moti newyorkesi di Stonewall, considerati il momento che segnò la nascita del movimento gay in tutto il mondo, oggi come allora è importante difendere e sostenere i diritti civili di tutti, perché l’amore – quello che si è fatto rivoluzionario – non fa differenze di alcun tipo. O amor é amor.
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La domanda è sempre la stessa Why don’t you guys do something?

NÉ ALTRA NÉ QUESTA: LA SFIDA AL LABIRINTO

Presentazione del catalogo del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2019
Edito da Humboldt Books
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con
Federica Galloni, Direttore Generale DGAAP e Commissario del Padiglione Italia
Milovan Farronato, Curatore
Stella Bottai, Coordinamento scientifico
Lavinia Filippi, Consulente alla ricerca
Enrico David, artista
Liliana Moro, artista
Diego Sileo, Curatore del PAC

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Il volume è pensato come uno strumento di completamento dell’esperienza di visita alla mostra, aggiunge contenuti di alto profilo e accompagna nella scoperta dei tre artisti presentati al Padiglione Italia alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte della
Biennale di Venezia.
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Il lavoro degli artisti viene rappresentato sia attraverso le immagini delle opere in mostra, sia come espressione testuale in riferimento all’idea del labirinto: una serie di saggi brevi, raccolti sotto la regia di Milovan Farronato e Stella Bottai e corredati dalle note di approfondimento di Lavinia Filippi, danno vita a una architettura polifonica costruita sulle parole chiave che hanno guidato il curatore e gli artisti nello sviluppo del progetto espositivo.
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Autori dei saggi sono gli stessi curatori insieme agli artisti Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro.

VISITA GUIDATA CON PAOLO RUSCONI

Una visita guidata con Paolo Rusconi, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Milano, ripercorre la storia dell’arte brasiliana tra passato e presente.
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Paolo Rusconi, professore presso l’Università degli Studi di Milano, è uno studioso delle arti in Italia negli anni tra le due guerre. Si occupa principalmente delle relazioni tra arti figurative, letteratura e politica delle arti nella cultura italiana del XX secolo, con particolare interesse per la diretta frequentazione di fonti manoscritte ed archivi personali di artisti e scrittori d’arte.
Nel 2001 ha curato per il museo della Permanente di Milano la mostra ed il relativo catalogo Tempo di guerra. Artisti al fronte, sfollati, sotto le bombe.

IN MOSTRA CON IL CURATORE

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con Diego Sileo, curatore del PAC e della mostra.
Un’occasione per scoprire la mostra O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIO attraverso il punto di vista del suo regista.

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Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria.

IN MOSTRA CON IL CURATORE

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con Diego Sileo, curatore del PAC e della mostra.
Un’occasione per scoprire la mostra O AMOR SE FAZ REVOLUCIONÁRIO attraverso il punto di vista del suo regista.

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Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria.

IMAGINARY BRIDGES

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con Emanuele Torquati, pianista milanese di fama internazionale.
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Il fil rouge del progetto richiama la molteplicità dei richiami tra Europa e America Latina, idealmente collegate da ponti immaginari tra le opere in mostra di Anna Maria Maiolino. Il percorso parte con lo storico brano del compositore argentino Mauricio Kagel, An Tasten, sorta di trasfigurazione degli Studi pianistici ottocenteschi che coinvolge prima in modo contemplativo e poi vorticoso tutti i registri della tastiera.
Una goccia appuntita e inflessibile è il fulcro di Stalagma, concisa immagine musicale composta da Silvia Borzelli, Italiana ma di stanza ad Amsterdam, in ricordo dell’uccisione della giornalista russa Anna Politovskaja. Dal dramma umano si passerà poi alla sottile drammaticità insita nel Tango errante scritto da Maria Cecilia Villanueva, che come tutte le danze è anche un gioco mirabile di slanci e sospensioni. Sospensioni inesistenti nel rutilante Mambo di Luca Francesconi, che partendo da un incipit del grande jazzista cieco italo-americano Lennie Tristano lancia a folle velocità le mani del pianista in una sfida virtuosistica. Un ponte gettato verso il conclusivo Tombeau de Messiaen di Jonathan Harvey, estatico omaggio al grande compositore francese colorato da un’aura di spiritualità arricchita in modo magistrale dalla cornice elettronica.

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PROGRAMMA
An Tasten (1977) di Mauricio Kagel
Stalagma (2007) di Silvia Borzelli
Tango errante (2002) di Maria Cecilia Villanueva
Mambo (1987) di Luca Francesconi
Tombeau de Messiaen (1994) di Jonathan Harvey
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Vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero, Emanuele Torquati suona regolarmente in Europa, Canada, America e Africa, in centri musicali quali Addis Abeba, Buenos Aires, San Francisco, New York, Chicago, Banff, Toronto, Vancouver, Boston, Strasbourg, Paris, Lyon, Leipzig, Berlin, Munich, Krakow, Ljubljana, Kiev, Prague, Graz, Milano e Roma, e per Festival quali Alte Oper Frankfurt, Columbia University Fall Series, MITO Settembre Musica, Concerti del Quirinale, Maggio Musicale Fiorentino, Klangspuren, Heidelberger Frühling, Teatro Colon Buenos Aires. Le sue esecuzioni sono state trasmesse da emittenti prestigiose, quali RAI, BBC Radio3, Deutschland Radiokultur, MDR Kultur, Radio France, Radio Svizzera, RTE Lyric ed Euroradio. Dal 2015 è uno degli autori del Programma di Radio3 “Lezioni di Musica”.

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Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

FRANCESCO BONAMI & COSTANTINO DELLA GHERARDESCA

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Francesco Bonami con Costantino della Gherardesca presenta il suo nuovo libro POST. L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità sociale.

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Francesco Bonami è nato a Firenze nel 1955 e vive tra New York e Milano. Scrittore e curatore, è stato direttore della 50esima Biennale di Venezia nel 2003 e curatore del Museo di Arte Contemporanea di Chicago dal 1999 al 2008. Ha curato mostre allestite nei principali musei del mondo e ha contribuito alla realizzazione di progetti e mostre per l’arte e la moda per Pitti Immagine, Valentino, Max Mara e Safilo.
Ha condotto programmi sull’arte contemporanea per la televisione italiana su Sky, RAI1 e RAI 2. Collabora regolarmente con La Stampa, GQ, Vogue, Donna Moderna e Vanity Fair.
È autore di numerosi libri sull’arte contemporanea tra cui: Lo potevo fare anch’io. Perché l’arte contemporanea è davvero arte (2007), Dopotutto non è brutto (2010), Si crede Picasso (2010), Maurizio Cattelan. Autobiografia non autorizzata (2011) e L’arte nel cesso (2017).

ERRANZA POETICA

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Un percorso inedito tra le opere della mostra di Anna Maria Maiolino con il curatore Diego Sileo e le poesie dell’artista lette e interpretate da Ambra Angiolini.

foto © Cosimo Buccolieri

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Ingresso con biglietto mostra speciale €4

PAC + TEATRO ELFO PUCCINI

Annullamento evento PAC + TEATRO ELFO PUCCINI
Per indisposizione di uno dei componenti della compagnia del Teatro Elfo Puccini siamo costretti ad annullare l’evento previsto per domani sabato 30 marzo al PAC. Il nostro staff e quello del Teatro sono già al lavoro per programmare presto un altro appuntamento, vi terremo aggiornati!

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Partecipazione gratuita con biglietto mostra speciale €4.
Durata 1 ora, senza prenotazione.

POLITICHE DELLA SENSAZIONE ED EMPATIA QUEER

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con Francesco Ventrella

Nell’intessere una genealogia della cultura visiva queer del corpo ci troviamo a confrontarci con una serie di rappresentazioni che, molto spesso, si confondono con gli stereotipi prodotti all’interno del binario di genere. In questa relazione, Ventrella prova a spostarsi da una posizione figurativa della rappresentazione queer per esaminare, invece, la possibilità data dalle sensazioni astratte per queerare il campo dell’estetica. I dibattiti contemporanei femministi e queer sull’astrazione, le teorie dell’embodiment e la fenomenologia formalista sembrano suggerire delle posizioni alternative in cui, dal rifiuto alla rappresentazione, si potrebbero iniziare a delineare delle possibilità estetiche che sono anche politiche. Partendo dal lavoro sul concetto di empatia della scrittrice lesbica inglese Vernon Lee (1856-1935), Ventrella rilegge l’estetica queer come un disfacimento della riproduzione sociale del genere.

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Francesco Ventrella insegna storia dell’arte presso l’Università del Sussex (UK) ed è Paul Mellon Rome Fellow alla British School at Rome, dove conduce una ricerca su Vernon Lee, la statuaria antica e le teorie dell’empatia agli inizi del ventesimo secolo. Francesco si occupa di storiografia, scritture d’arte e cultura visiva moderna e contemporanea e ha pubblicato diversi studi di estetica queer e femminista. Nel 2017 ha curato con Meaghan Clarke un numero speciale della rivista «Visual Resources» intitolato Women and the Culture of Connoisseurship e con Giovanna Zapperi sta curando il volume di saggi Art and Feminism in Postwar Italy: The Legacy of Carla Lonzi di prossima pubblicazione.

DJ SET

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con Hard Ton, Lorenzo LSPose, La B. Fujiko

La collaborazione con Le Cannibale porta al PAC un evento di musica e performance che omaggia l’anniversario dei moti di Stonewall coinvolgendo tre importanti artisti italiani. Lorenzo LSPose, insieme a La B. Fujiko che curerà uno spettacolo di ballo, dedicherà il suo djset al mondo del vogueing – uno stile di danza nato all’interno delle comunità gay della New York degli anni ‘70 e ’80 – mentre il duo Hard Ton si esibirà in un dj set/live con un tributo alla figura di Marsha P. Johnson, attivista dei diritti LGBTQ e personaggio di punta nei moti di Stonewall insieme a Sylvia Rivera.

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Hard Ton é un progetto iniziato nel 2009: da allora ha pubblicato su importanti etichette della scena elettronica quali Pemanent Vacation, Gigolo, Bordello A Parigi. Le escursioni giocose di questo progetto verso sonorità acid e vocal house hanno fatto guadagnare loro un seguito rilevante che apprezza il loro spirito performativo, una attitudine che porta sul palco energia, ironia e spirito rivoluzionario.

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Voguing in the name of Stonewall
Voguing performance diretta da La B. Fujiko in connessione con il progetto Bballroom affiancata dal dj set di Lorenzo LSPose.

La B. Fujiko é dal 2012 la Mother of House of Ninja Italy, a testimonianza del suo ruolo di assoluta rilevanza all’interno dell’universo del voguing. Affiancata da Bballroom e Lorenzo LSPose Ninja da vita a un intervento che paga tributo alla vicenda di Stonewall sottolineandone l’importanza sociale.

A partire dagli anni 2000, Lorenzo LSP ha affrontato trasformazioni di sonorità, tendenze ed evoluzioni che hanno scritto pagine importanti della storia della scena musicale elettronica italiana. Nell’assumere l’identità parallela di Lorenzo LSPose Ninja, il dj paga un tributo al voguing, alla sua storia e quei suoni che accompagnano la sua attuale incarnazione.

LA RIVOLTA NELL’EPOCA TECNOPATRIARCALE

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con PAUL B. PRECIADO

Cosa significa oggi essere transfemminista? Che cosa sarebbe un femminismo senza uomini e donne? Che cosa significa parlare di politica queer al di là dell’opposizione tra eterosessualità e omosessualità? Preciado tratteggia in questo discorso una genealogia dello spostamento dal regime occidentale patriarcale moderno e coloniale della sessualità verso una nuova forma tecnopatriarcale.
Lontano dalla segmentazione delle lotte secondo la politica identitaria, Preciado sostiene la creazione di molteplici e inaspettate alleanze color-queer-crip, per un movimento collettivo “in transizione” non dedicato alla costruzione dell’identità, ma piuttosto ad aprire campi di trasformazione collettiva.

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Paul B. Preciado è un filosofo, attivista transfemminista e uno dei più importanti esponenti di studi di genere e politiche sessuali. Laureato in Filosofia e Teoria dell’Architettura a Princeton, ha ottenuto un Master con Lode in Filosofia e Teorie di Genere presso la New School for Social Research in New York dove ha studiato con Agnes Heller e Jacques Derrida. Il suo primo libro Manifesto Contra-Sexual (2002) è stato acclamato dai critici francesi come il libretto rosso della teoria queer ed è presto diventato un punto di riferimento per l’attivismo trans e queer in Europa. Il suo libro Pornotopia (Fandango Libri, 2011) è stato finalista del Premio Anagrama come miglior saggio in Spagna e ha vinto il premio Sade in Francia. Sempre per la casa editrice Fandango, nel 2015 ha pubblicato Testo tossico. Sesso, droghe e biopolitiche nell’era farmacopornografica (Fandango libri 2015).
Fino a marzo 2015, è stato Head of Research del Museo di Arte Contemporanea di Barcellona (MACBA), Direttore degli Independent Studies Program (PEI); nello stesso anno è stato direttore dei Programs di Documenta 14 (Kassel/Atene).

NUOVE IDENTITA’ E ALTRE STORIE

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Talk con Francesca Alfano Miglietti, Sebastiano Mauri, Ariase Barretta

Un confronto sul tema dell’identità e delle sue sfumature a partire da Rosso Vivo, la mostra curata da Francesca Alfano Miglietti (FAM) che nel 1999 ha portato al PAC contaminazioni e mutazioni del Nuovo Millennio con autori capaci di trasformare i codici più diversi, dal linguaggio genetico a quello cinematografico, da quello musicale a quello teatrale. A dialogare con la curatrice saranno Sebastiano Mauri, scrittore e regista della versione cinematografica di Favola, che porta sullo schermo il tema dell’identità attraverso la presa di coscienza di una donna americana, borghese e transessuale, e Ariase Barretta, autore del libro Living Fleshlight, romanzo distopico dove una società aberrante pianifica l’eliminazione di tutte le donne per allevare solo le più belle trasformandole in giocattoli umani destinati alla soddisfazione sessuale degli uomini.

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Francesca Alfano Miglietti è teorico e critico d’arte e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. La sua ricerca è incentrata sul corpo e le sue modificazioni, le nuove tecnologie, il rapporto tra visibile e invisibile come frontiera di nuove poetiche contemporanee e sulle contaminazioni di linguaggi. Ha ideato e diretto la rivista Intervallo/Incidenti e la rivista VIRUS Mutations. Ha curato numerose mostre tra cui: Rosso Vivo, PAC Padiglione di Arte Contemporanea, Milano; Fabio Mauri. The End, Palazzo Reale, Milano; Sguardo di Donna, Museo dei Tre Oci,Venezia. E’ ideatrice e curatrice del festival di contaminazioni ART LIVE – arte, moda, musica, teoria (Torino) e Direttore Artistico dello spazio Nonostante Marras, Milano.


Sebastiano Mauri, di origine italo-argentina, è nato a Milano nel 1972 e ha vissuto e lavorato tra New York, Milano e Buenos Aires. Il suo lavoro ruota attorno al concetto di identità e alla lettura dell’altro, inteso non solo come una minoranza – riconosciuta come debole in un dato periodo storico e in una data società – ma anche come esito di concezioni intime e individuali. Mira ad esporre i meccanismi di discriminazione insiti in tutti noi, spesso metabolizzati e quindi inconsapevoli. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Goditi il problema e nel 2015 il manifesto Il giorno più felice della mia vita, entrambi con Rizzoli. Nel 2018 ha diretto il suo primo lungometraggio, Favola, prodotto da Palomar.

Ariase Barretta è nato a Napoli e vive a Madrid. Si è laureato all’Istituto Orientale, per poi proseguire gli studi presso le università di Modena, Barcellona e Madrid, dove ha conseguito un Dottorato in Letteratura ispanoamericana. Ha lavorato come traduttore per case editrici e network televisivi nazionali e internazionali, curando, tra le altre cose, la versione in italiano della Slapstick Encyclopedia, la più importante raccolta di film muti prodotti nei primi 30 anni del ‘900. Nel 2009 ha vinto il premio letterario La voce dei sogni. Ha pubblicato i romanzi, Darkene (2012), Psicosintesi della forma insetto (2014), H dalle sette piaghe (2015) e Living Fleshlight (2018). Nel 2018 ha fondato con la performer Manuela Maroli il duo di Letteratura performativa Sacrificium Vidua. Attualmente si occupa di Queer Art e Transmodernismo, con particolare riferimento all’opera dell’artista/scrittore cileno Pedro Lemebel.

LE PRIMAVERE SARANNO SILENZIOSE

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con Claire Fontaine

Claire Fontaine presenta al PAC la sua pratica artistica e i diversi tipi di sperimentazione che ha perseguito in contesti pubblici e privati negli ultimi anni. Il suo lavoro attraversa nuovi immaginari della sovversione, affrontando temi come i rapporti tra i generi, femminismo, praticabilità dell’amore, rivoluzioni e sciopero umano. Claire Fontaine porta avanti un’arte di forte impegno socio-politico, traducendo le sue riflessioni con strategie neoconcettuali. Riallacciandosi alla tradizione del “readymade” lancia critiche all’attualità, non senza una vena di provocazione.

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Claire Fontaine è un’artista collettiva concettuale e femminista fondata a Parigi nel 2004, vive e lavora a Palermo. Dopo aver tratto il suo nome da una nota marca di quaderni francesi, Claire si è dichiarata un’artista ready-made ed ha iniziato a elaborare una versione di arte neo-concettuale in cui il valore d’uso esistenziale delle referenze è più rilevante dell’atto stesso dell’appropriazione. Lavora in neon, video, scultura, pittura e testi, la sua pratica può essere descritta come un’interrogazione permanente dell’impotenza politica e della crisi della singolarità che definiscono la società contemporanea. Una monografia su di lei è stata pubblicata da Koenigs Books in italiano, inglese, francese e tedesco intitolata Foreigners Everywhere con testi di Bernard Blistène, Letizia Ragaglia e Hal Foster. Ha pubblicato presso Derive Approdi nel 2017 un’antologia di testi intitolata Lo sciopero umano e l’arte di creare la libertà. Ha esposto in musei e gallerie internazionali tra cui La Biennale di Shanghai 2018, Museion a Bolzano e alla Neuer Berliner Kunstverein di Berlino.
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ARTE E NATURA

con il naturalista Paolo De Piazzi.

Quando il comportamento animale in natura diventa fonte d’ispirazione per l’arte.

Caratterizzate da una lirica vena narrativa, le opere di Eva Marisaldi prendono spunto dalla realtà per concentrarsi sugli aspetti nascosti o curiosi di ciò che ci circonda: camaleonti che cambiano colore ascoltando la musica, formicai giganti, suono di locuste divengono opere d’arte.

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Gratuita con biglietto mostra
Durata 1 ora circa, senza prenotazione.

IN MOSTRA CON IL CURATORE

con Diego Sileo, curatore del PAC e della mostra.
Un’occasione per scoprire la mostra attraverso il punto di vista del suo regista.

Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria

ARTE E LETTERATURA

con Helena Janeczek, scrittrice e premio Strega 2018.

Da Emily Dickinson a Truman Capote, una visita in mostra sulle tracce di brani e poesie che hanno ispirato alcuni lavori di Eva Marisaldi.

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Helena Janeczek è nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da trentacinque anni. Dopo aver esordito con un libro di poesie edito da Suhrkamp, ha scelto l’italiano come lingua letteraria per opere di narrativa che spesso indagano il rapporto con la memoria storica del secolo passato. È autrice di Lezioni di tenebra (Mondadori, 1997, Guanda, 2011), Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), che hanno vinto numerosi premi come il Premio Bagutta Opera Prima e il Premio Napoli. Ha co-fondato il blog Nazione Indiana (www.nazioneindiana.com) e collaborato con varie riviste letterarie e giornali, tra cui La Repubblica, L’Unità, Pagina99 e L’Espresso. Con quattro amiche organizza il festival letterario “SI-Scrittrici Insieme” che quest’anno si è tenuto a Somma Lombardo (VA). Il suo ultimo romanzo, La ragazza con la Leica (2017, Guanda) è stato finalista al Premio Campiello e ha vinto il Premio Bagutta e il Premio Strega 2018.

Partecipazione gratuita con biglietto mostra

PAC + TEATRO ELFO PUCCINI

Un po’ visita guidata un po’ spettacolo teatrale. Torna l’imperdibile appuntamento al PAC tra teatro e arte contemporanea. Un tour speciale tra le opere di Eva Marisaldi con il curatore Diego Sileo e alcuni momenti dello spettacolo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, il pluripremiato spettacolo teatrale tratto dal romanzo di Mark Haddon e diventato già cult nella versione di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni con più di 15.000 biglietti venduti in pochi giorni.

Partecipazione gratuita con biglietto mostra speciale €4.
Durata 1 ora circa, senza prenotazione.

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Caratterizzate da una lirica vena narrativa, le opere di Marisaldi prendono spunto dalla realtà per concentrarsi sugli aspetti nascosti della nostra quotidianità. Fotografie, azioni, performance, video, animazioni, installazioni alternate a tecniche più tradizionali e artigianali come il disegno e il ricamo, ci trasportano in dimensioni altre, dove tutto può succedere e dove tutto rimane sospeso.
Scopri di più

IN MOSTRA CON IL CURATORE

con Diego Sileo, curatore del PAC e della mostra.
Un’occasione per scoprire la mostra attraverso il punto di vista del suo regista.

Gratuito con biglietto mostra.
Prenotazione non necessaria

MINI-CAPOEIRA + VISITA GUIDATA

In collaborazione con l’associazione ABADÁ Capoeira Italia a.s.d.

Dopo una visita guidata ad una selezione di lavori in mostra per avvicinare la cultura brasiliana, i bambini potranno sperimentare l’arte della capoeira nelle sale del PAC guidati da Michel Molina, che insegna questa disciplina dal 1997.

Da 6 a 11 anni
Gratuito con biglietto mostra famiglia: adulti € 6,50 + ragazzi € 4
Prenota scrivendo a didattica.pac@gmail.com

VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

Una visita guidata speciale alla mostra Brasile. Il coltello nella carne accompagnati dal curatore Jacopo Crivelli Visconti sarà l’occasione per capire opere, linguaggi e contesto da chi vive e lavora da anni in Brasile a contatto con la stessa realtà degli artisti selezionati.

Durata: 1 ora circa

Prenotazione non necessaria, è sufficiente arrivare al PAC 10 minuti prima dell’inizio, acquistare il biglietto d’ingresso e segnalare la propria presenza.

VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

Una visita guidata speciale alla mostra Brasile. Il coltello nella carne accompagnati dal curatore del PAC Diego Sileo sarà l’occasione per farsi raccontare le opere in mostra da chi le ha selezionate.

Durata: 1 ora circa
Prenotazione non necessaria, è sufficiente arrivare al PAC 10 minuti prima dell’inizio, acquistare il biglietto d’ingresso e segnalare la propria presenza.

VISITA GUIDATA CON SPECIAL GUEST

con Roberto Francavilla, docente di Letteratura portoghese e brasiliana  – Università di Genova.

Visita a una selezione di opere con lettura di poesie e testi della letteratura brasiliana.

Durata: 1 ora circa

Prenotazione non necessaria, è sufficiente arrivare al PAC 10 minuti prima dell’inizio, acquistare il biglietto d’ingresso e segnalare la propria presenza.

VISITA GUIDATA CON SPECIAL GUEST

con Janaina César,  giornalista e reporter brasiliana.

Storia politica e attualità del Brasile accompagnano la visita guidata ad una selezione di opere in mostra.

Durata: 1 ora circa

Prenotazione non necessaria, è sufficiente arrivare al PAC 10 minuti prima dell’inizio, acquistare il biglietto d’ingresso e segnalare la propria presenza.

Una serata contro la violenza di genere

Martedì 5 giugno Vladimir Luxuria sarà ospite d’eccezione nella mostra YA BASTA HIJOS DE PUTA dell’artista Teresa Margolles  – al PAC fino al 10 giugno  – per una visita guidata speciale con il curatore Diego Sileo.

 

Un dialogo inedito tra le opere dell’artista messicana, in tensione costante tra violenza e bellezza, per denunciare il silenzio dei media e delle istituzioni rispetto ai numerosi soprusi e omicidi di Ciudad Juárez, una delle città più pericolose al mondo, le cui vittime sono soprattutto donne e transessuali.

 

Il PAC ha deciso di dedicare questo appuntamento speciale a Karla Ivonne, prostituta transessuale assassinata pochi giorni prima e il cui ritratto è esposto in mostra.

 

A chiudere l’evento saranno le voci del Checcoro, il primo coro LGBT di Milano, che sostiene e promuove una cultura dei diritti sociali e civili per tutti.

 

 

Partecipazione gratuita con biglietto mostra

INDENTITÀ (AN)NEGATE

Restituire l’identità ad un corpo senza nome è un atto difeso dalla Convenzione di Ginevra e dal diritto internazionale umanitario, al confine tra Messico e Stati Uniti così come nel Mar Mediterraneo. Partendo dall’arte di Teresa Margolles e dall’opera di Martina Melilli ospitata nella Project Room del PAC, l’antropologa forense Cristina Cattaneo racconterà come è nato il primo database in Europa che dà nome alle decina di migliaia di persone che perdono la vita fuggendo da paesi in guerra.

 

A capo del Labanof, Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Istituto di medicina legale dell’Università degli Studi di Milano, Cristina Cattaneo lavora anche presso SVSeD sulle vittime di violenza sessuale e domestica e sui minori maltrattati, e si occupa per il Comune di Milano della valutazione forense dei richiedenti asilo vittime di tortura e dei minori stranieri non accompagnati. Ha pubblicato circa 200 articoli su libri e riviste nazionali e internazionali ed è co-Editor in Chief della rivista internazionale “Forensic Science International”.


Ingresso con biglietto mostra € 4,00 a partire dalle ore 19 o gratuito presentando il biglietto all’entrata

FOLLOW THE WOMEN: VECCHIE E NUOVE ROTTE DEL CRIMINE ORGANIZZATO

Le opere di Teresa Margolles raccontano una violenza allarmante, alimentata da uno scenario di criminalità organizzata che muta e si evolve rapidamente ad ogni latitudine. Ricorre tuttavia spesso l’attenzione del crimine verso il genere femminile, inteso come terreno dove reperire “merce” oggetto di lucrose e polivalenti attività di traffico e di sfruttamento sistematico, sessuale e non. Gli strumenti di gestione della merce sono sempre gli stessi: violenza e sopraffazione, sino alla riduzione in schiavitù. Gli affari in questo settore spesso si mischiamo, in una logica di ottimizzazione del profitto, con altri scenari criminali, in primo luogo con il commercio di stupefacenti, fonte straordinaria di profitti illeciti e potente inquinante dell’assetto economico e sociale. Ragionare su queste dinamiche porta alla luce legami tra luoghi e paesi apparentemente lontani che si dipanano sotto i nostri occhi, da Roma a Ciudad Juárez.

 

con

 

Emanuela Borzacchiello, accademica femminista della Universidad Nacional Autonoma de Ciudad de México
Lucia Lotti, Procuratore aggiunto a Roma, ha trattato e tratta materie di crimine organizzato

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Ingresso con biglietto mostra € 4,00 a partire dalle ore 19 o gratuito presentando il biglietto all’entrata

LA PAROLA COME RESISTENZA visita guidata con special guest

Ana María González Luna — docente di lingua spagnola all’Università degli Studi di Milano Bicocca e messicanista — accompagnerà i visitatori in un percorso artistico-letterario affiancando ad alcune opere in mostra la lettura di poesie, testi letterari e brani di giornalismo narrativo.

 

Durata: 1 ora circa
Partecipazione: gratuita con biglietto mostra €4
Prenotazione: non necessaria

TUTTE E TUTTI COINVOLTI visita guidata con special guest

Una visita guidata con Eleonora Cirant — documentalista all’Unione femminile nazionale, giornalista e attivista della rete Non una di meno. Un racconto della realtà italiana e globale a partire dalle opere in mostra attraverso dati e fatti di attualità. Il turbamento di fronte alle opere di Teresa Margolles diventa occasione per fermarsi ad osservare quanto la violenza di genere sia pervasiva e normalizzata anche nel nostro universo quotidiano, e a riflettere su cosa si possa fare per cambiarlo.

 

Durata: 1 ora circa

Partecipazione: gratuita con biglietto mostra € 4

Prenotazione: non necessaria

TEATRO E ARTE CONTEMPORANEA

Xenofobia, misoginia, intolleranza sociale. Dai chiari e scuri del testo di Shakespeare alla grammatica prepotente delle opere di Teresa Margolles. In una visita guidata alla mostra YA BASTA HIJOS DE PUTA al PAC il curatore Diego Sileo dialoga con Elio De Capitani, Cristina Crippa e Emilia Scarpati Fanetti in scena al Teatro Elfo Puccini con lo spettacolo ‘Otello’.

 

Durata: 1 ora circa
Partecipazione: con biglietto mostra € 4 o gratuita (presentando il biglietto all’ingresso) per coloro che avessero già visto la mostra
Prenotazione consigliata scrivendo a didattica.pac@gmail.com

VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

Una visita guidata speciale alla mostra di Teresa Margolles accompagnati dal curatore Diego Sileo sarà l’occasione per farsi raccontare le opere in mostra da chi le ha selezionate insieme all’artista.

Durata: 1 ora circa

Prenotazione non necessaria, è sufficiente arrivare al PAC 10 minuti prima dell’inizio, acquistare il biglietto d’ingresso e segnalare la propria presenza.

Con questa iniziativa il PAC partecipa ad Art Week,  la settimana dedicata all’arte contemporanea a Milano in occasione di miart.  Gli altri appuntamenti da non perdere:

— giovedì 12 marzo ore 19

VISITA GUIDATA GRATUITA alla mostra di Teresa Margolles; ingresso con biglietto mostra speciale € 4

— venerdì 13 aprile ore 19:30

PERFORMANCE dell’artista Teresa Margolles; ingresso con biglietto mostra speciale € 4

— domenica 15 marzo

ore 16:00  TALK all’interno di miart con Teresa Margolles e Diego Sileo curatore della mostra (Fieramilanocity, Viale Scarampo); ingresso con biglietto Fiera

ARTEinCORSO

Continuano gli incontri di approfondimento del PAC per il ciclo ARTEinCORSO, con l’intervento dell’Architetto Guido Morpurgo curatore della mostra Il territorio dell’architettura. Gregotti e Associati 1953_2017. In questa occasione la conferenza propone una rilettura comparativa dell’idea di estensione dell’architettura e dell’arte contemporanea (Land Art) alla dimensione del territorio.

PERFORMING PAC

Il tema della performatività, scelto quest’anno dal PAC per sua la tre giorni annuale dedicata agli studi sulle arti visive contemporanee, ha conquistato il pubblico. Oltre 2000 visitatori hanno assistito a incontri, proiezioni e live performance che hanno messo al centro dell’attenzione il corpo e l’interazione attiva con lo spazio, incuriositi anche dai materiali d’archivio inediti che per la prima volta sono stati esposti al pubblico per raccontare un’espressione artistica che ha fortemente connotato anche la programmazione del PAC negli ultimi 15 anni.

 

Dalle riflessioni sul corpo come archivio di Susanne Franco – docente di Storia della Danza e del Teatro all’Università Ca’ Foscari di Venezia – alla performance Reharsal/Retrospective dell’artista spagnola Dora Garcia, che ha coinvolto il pubblico in modo attivo; dal corpo politicizzato e portavoce delle minoranze raccontato da Lois Keidan – fondatrice della Live Art Development Agency di Londra – allo storytelling per immagini della performance La Defence. A Live Photo Video Essay dell’artista olandese Paulien Oltheten; dai territori di confine tra danza e performance esplorati da André Lepecki – direttore del Dipartimento di Performance Studies alla New York University – al flusso continuo e ipnotico delle due danzatrici contemporanee Cristina Kristal Rizzo e Annamaria Ajmone, che hanno ballato bendate nel PAC tra opere e visitatori per il loro durational piece ikea_site specific.

 

Grande interesse anche per i due “flashback” che attraverso la valorizzazione e lo studio dell’archivio del PAC – in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli studi di Milano – hanno omaggiato due star della performance, Vito Acconci e Gina Pane, rimettendo in scena i materiali di progettazione e backstage delle loro rispettive mostre al PAC negli anni ‘80.

 

Durante i tre giorni è stato possibile vedere i video delle performance che il PAC ha prodotto negli anni, tra cui Vanessa Beecroft, Marina Abramović, Santiago Sierra i giovani artisti cubani e le nuove generazioni di artiste sudafricane.

 

Il PAC ha coinvolto anche i giovanissimi, realizzando con gli studenti del Liceo Coreutico Tito Livio un workshop di danza contemporanea diretto dalla coreografa Franca Ferrari.

 

La performatività si è estesa fino alla contaminazione tra arti visive e musica, con la performance dell’artista Marco Belfiore e l’evento di chiusura realizzato in collaborazione con Le Cannibale che ha portato al PAC due tra i più quotati artisti elettronici contemporanei.

 

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CRONACHE DI UN ARCHITETTO ITALIANO IN CINA

Seguendo la narrazione dei suoi viaggi in Cina, l’Architetto Augusto Cagnardi ci racconterà il progetto della città di Pujiang tra architettura e cultura.

 

Ingresso con biglietto mostra speciale € 4

Gratuito per chi ha già visitato la mostra e presenta il biglietto all’ingresso

Senza prenotazione

AUTOBAHN

Con la performance teatrale Autobahn, il progetto Stanze apre una nuova prospettiva alla ricerca sul rapporto tra creazione e collocazione ambientale. L’opera Ultimo viaggio di Luca Vitone in mostra al PAC diventa la scenografia e lo spazio d’azione per una riflessione profonda sul senso e significato delle parole luogo, viaggio e immaginazione.

 

Autobahn di Lorenzo Loris è tratto dall’omonimo racconto di Pier Vittorio Tondelli, con Mario Sala e regia di Lorenzo Loris.

 

Ingresso: € 14,00 (comprensivi di spettacolo e visita alla mostra)

Fino ad esaurimento posti

Prenotazione obbligatoria: info@lestanze.eu

VISITA GUIDATA CON VINCENZO LATRONICO

Vincenzo Latronico, che ha steso i testi della guida cartacea Io, Luca Vitone vi racconterà e vi farà scoprire le opere esposte al PAC con una visita inedita.

 

Vincenzo Latronico, scrittore e traduttore, ha pubblicato tre romanzi con Bompiani e un libro sull’Etiopia, con Armin Linke, per Quodlibet Humboldt. Scrive di letteratura su IL del Sole24Ore e Rivista Studio, e di arte contemporanea su Frieze.

 

Durata: 1 ora circa

 

Prenotazione non necessaria, è sufficiente arrivare al PAC 10 minuti prima dell’inizio, acquistare il biglietto d’ingresso e segnalare alla guida la propria presenza.

ARTEinCORSO

Il PAC prosegue la serie di lezioni con gli storici dell’arte rivolte a tutti, adulti e studenti, per saperne di più sull’arte contemporanea.

 

L’opera di Luca Vitone sarà lo spunto per un approfondimento e una riflessione più ampia con Roberto Pinto, docente presso DAMS – Università di Bologna.

 

Durante la conferenza si parlerà del lavoro di Luca Vitone e delle radici delle sue opere, in un percorso a ritroso che trova in Marcel Duchamp una delle figure di riferimento. Si toccherà il tema dell’autorialità e della progettualità, in particolare della necessità di sottrare, più che di aggiungere, per realizzare le proprie mostre.

 

Ingresso: gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4

Prenotazione non necessaria

WORKSHOP di canto Trallallero

Dopo la visita guidata alla mostra Io, LUCA VITONE un’introduzione di Pepi Zacchetti  – baritono e membro de La Squadra –  avvicinerà i partecipanti all’arte del Trallallero, canto tradizionale ligure. Scelto dall’artista Luca Vitone come tema di alcune sue opere, si tratta di un canto tradizionale a più voci che si esegue senza accompagnamento di strumenti. Durante il workshop, oltre ad una introduzione teorica,  i partecipanti avranno modo di sperimentare sul campo il Trallallero.

 

Scopri di più sul Trallallero→lasquadradigenova.it

Durata: ore 19- 21.30

Gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4

Prenotazione richiesta: T 339 5713185 (lun –ven dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00) didattica.pac@gmail.com

VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

Una visita guidata speciale alla mostra Io, Luca Vitone accompagnati dal curatore Diego Sileo sarà l’occasione per farsi raccontare le opere in mostra da chi le ha selezionate insieme all’artista.

Partecipazione gratuita previo acquisto del biglietto mostra

Durata:1 ora circa

 

VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

Due visite guidate speciali alla mostra Io, Luca Vitone accompagnati dai curatori.

 

con Luca Lo Pinto, domenica 15 ottobre ore 18.00

con Diego Sileo, martedì 21 novembre ore 19.00

 

Partecipazione gratuita previo acquisto del biglietto mostra (martedì speciale € 4)

Durata: 1 ora circa

 

Il profumo dei ricordi. Laboratorio olfattivo

Durante la visita guidata alla mostra IO, LUCA VITONE saremo accompagnati alla scoperta dell’opera olfattiva Imperium da Maria Candida Gentile, Maître Parfumeur  che ha creato il profumo per l’opera e che racconterà come gli odori siano strettamente legati alla nostre emozioni e ai nostri ricordi.

 

In seguito, attraverso un laboratorio olfattivo, sperimenteremo come l’odore al pari del colore e del suono sia vibrazione e di conseguenza sia capace di produrre esperienze emozionali.

 

Durata: ore 19- 21.30

Costo: gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4

Prenotazione richiesta: T 339 5713185 (lun –ven dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00) didattica.pac@gmail.com

Tutta colpa dei Massoni? La P2 tra leggenda nera e realtà

Tra le opere della mostra IO, LUCA VITONE il controverso Souvenir d’Italie (2010) evoca i 959 iscritti alla P2.

La loggia massonica P2 è accompagnata da una durevole leggenda nera. La massoneria deviata è evocata spesso come un’ombra scura sulle peggiori pagine criminali della storia recente. Ma qual è la sostanza dietro le ombre? Cosa è stata la P2? Come si è passati dai massoni risorgimentali a Licio Gelli?

 

Proveremo a capirlo insieme a Benedetta Tobagi, giornalista e scrittrice sulla base dei documenti e delle interpretazioni disponibili.

 

Ingresso gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4

Prenotazione non necessaria

 

PAROLE IN POESIA DALL’AFRICA

 

Le voci di poeti di vari paesi africani si accompagneranno alle opere della mostra AFRICA Raccontare un mondo in una serata conclusiva speciale ideata e coordinata da Itala Vivan. 

 

 

Voci recitanti: gli attori Alessandro Balducci ed Emiliana Perina e gli scrittori Pap Khouma e Cheikh Tidiane Gaye.

 

INGRESSO LIBERO previo acquisto biglietto mostra e fino ad esaurimento posti.

 

 

VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

Due visite guidate speciali alla mostra AFRICA Raccontare un mondo accompagnati dalle curatrici .

 

con Ginevra Bria, martedì 25 luglio ore 19.00

con Adelina von Fürstenberg, martedì 5 settembre ore 19.00

 

Partecipazione gratuita previo acquisto biglietto mostra speciale € 4

Durata:1 ora circa

Prenotazione consigliata: T 339 5713185 (lun –ven dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00) didattica.pac@gmail.com

VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

Due visite guidate speciali alla mostra AFRICA Raccontare un mondo accompagnati dalle curatrici .

 

con Ginevra Bria, martedì 25 luglio ore 19.00

con Adelina von Fürstenberg, martedì 5 settembre ore 19.00

 

Partecipazione gratuita previo acquisto biglietto mostra speciale € 4

Durata:1 ora circa

Prenotazione consigliata: T 339 5713185 (lun –ven dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00) didattica.pac@gmail.com

VODU: UN’ESTETICA IN DIVENIRE

Il vodu africano è intrinsecamente connesso alla società, alla storia e alla politica dei paesi dov’è praticato. Gli oggetti sacri, come i feticci, sono quindi forme in continuo mutamento: strati di materia si sovrappongono modificando la superficie e trasfigurando le sembianze.

 

Un’estetica in costante divenire che ci guiderà in una visita guidata speciale tra le opere della mostra AFRICA. Raccontare un mondo insieme a Giulio Calegari membro del Centro Studi Archeologia Africa e docente all’Accademia di Brera e Gigi Pezzoli Presidente del Centro Studi Archeologia Africa e africanista.

 

Durata talk + visita guidata: 90′

 

Ingresso: gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4

 

ARTI AFRICANE E FANTASMI D’OCCIDENTE

Ispirata alle opere della mostra AFRICA. RACCONTARE UN MONDO una riflessione antropologica sulla dimensione culturale delle produzioni artistiche dell’Africa contemporanea nell’era dell’arte globale, con Ivan Bargna, professore associato di Antropologia estetica e di Antropologia dei media all’Università di Milano Bicocca e professore di Antropologia culturale all’Università Bocconi.

 

Durata talk + visita guidata: 90′

 

Ingresso: gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4

AFROPOLITANISMO?

L’Africa nel mondo, il mondo nell’Africa. Visita alla mostra AFRICA RACCONTARE UN MONDO alla scoperta delle connessioni tra la complessità del continente africano e il resto del mondo guidati Valerio Bini, africanista e ricercatore di geografia all’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di cooperazione allo sviluppo, politiche dell’ambiente e città africane.

 

Durata talk + visita guidata: 90′

 

Ingresso: gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4

WORKSHOP di percussioni

Dopo la visita guidata alla mostra AFRICA. RACCONTARE UN MONDO  il musicista professionista Abdoullay Ablo Traore, fondatore dell’Associazione Sinitah, ci introdurrà attraverso una lezione teorico pratica nel mondo delle percussioni africane.

 

Durata: ore 19-22 visita guidata + workshop

Costo: gratuito previo acquisto del biglietto mostra speciale € 4 + prevendita €1,50

Prenotazione richiesta: T 339 5713185 (lun –ven dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00) didattica.pac@gmail.com